Ci si ritrova pieni di macchie all’improvviso, ma di che malattia si tratta? Addio influenza, si corre ai ripari per la primavera

Non solo influenza, per la primavera c’è il rischio di essere contagiati da un’altra malattia. Ci si ritrova con le macchie all’improvviso: ecco come correre ai ripari.

La maggior parte delle persone è consapevole del ciclo stagionale delle epidemie influenzali ed è noto come quasi tutte le malattie infettive abbiano un elemento stagionale, che vanno dalle infezioni comuni alle malattie tropicali rare. In tal senso è importante segnalare quali sono i fattori principali che ne determinano la stagionalità delle patologie infettive.

Ragazza si soffia il naso e schiena con macchie rosse
Ci si ritrova pieni di macchie all’improvviso, ma di che malattia si tratta? Addio influenza, si corre ai ripari per la primavera – abruzzo.cityrumors.it

Tra gli elementi troviamo i fattori ambientali come l’umidità e la temperatura che regolano; ma anche i fattori comportamentali come i bambini che giocano e crescono gli uni vicini agli altri durante l’anno scolastico; fattori ecologici come le alghe; oppure i fattori biologici come quelli che regolano le migrazioni. Con la primavera in arrivo, gli esperti hanno suggerito qual è la malattia alla quale prestare attenzione, visto che il picco è tra marzo e maggio, apparendo con delle macchie cutanee evidenti.

Questa malattia infettiva ha il boom in primavera: sintomi e cura

La primavera è una stagione caratterizzata da bruschi sbalzi di temperatura. Un giorno piove e sembra inverno per le temperature rigide, mentre un altro giorno splende il sole e si avverte un caldo quasi estivo. Questo, insieme alle piogge primaverili e all’umidità, è un fattore da tenere in considerazione per spiegare l’aumento dei sintomi legati alla dermatite atopica e ad altre patologie della pelle.

Una delle malattie infettive più comuni durante questo periodo dell’anno è la varicella, che compare soprattutto quando si è piccoli, ma può arrivare anche in età adulta. L’incubazione varia da minimo 7 a un massimo di 21 giorni, in cui la persona accusa malessere generale. Non è detto che appaia la febbre, perché questa può esserci sia con temperature alte che per niente, ma sicuramente si possono notare le macchie rosse che escono entro 24 ore dai primi malesseri.

Schiena con le fustole
Questa malattia infettiva ha il boom in primavera: sintomi e cura – abruzzo.cityrumors.it

L’iter della malattia è papula rossa con vescicola prima e poi pustola. L’esantema compera sul volto, sul cuoio capelluto fino ad arrivare al tronco e agli arti. Le vescicole durano da 1 a 4 giorni, poi dal 5° giorni si trasformano in pustole che si seccano fino a diventare croste. In genere, la varicella dà prurito costante e ci si tende a grattare continuamente.

Il consiglio è mettersi in isolamento da 5 a 7 giorni quando compare la prima vescicola, questo perché si è contagiosi dalla prima comparsa delle macchie fino alla caduta delle croste, quindi appunto si deve contare minimo una settimana. Non c’è una terapia specifica, alle volte il medico curante può prescrivere un antivirale o dei prodotti per il prurito.

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L’altra malattia infettiva primaverile

Oltre alla varicella, c’è anche un’altra malattia infettiva che compare sempre in primavera e che può interessare i bambini da 2 a 10 anni. Stiamo parlando della scarlattina, la cui incubazione è piuttosto breve rispetto alla varicella, perché si parla da 2 a 5 giorni, quindi non si arriva a una settimana.

Termometro in primo piano
L’altra malattia infettiva primaverile – abruzzo.cityrumors.it

I sintomi sono però più violenti, perché appare con la febbre alta, che può arrivare fino ai 40°C, quindi ai avvertono brividi, mal di testa, vomito e dolori addominali.

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L’esantema appare tra le 12 e le 48 ore dopo la comparsa dei primi sintomi, con puntini rossi piccoli e separati che in genere compaiono sempre nella zona del bacino e alla radice delle cosce. Se si preme sull’eruzione, la pelle tende a schiarirsi; mentre la lingua prima ha una patina bianca e poi rossa. Durante questi giorni di malattia è bene dare cibi facili da mangiare e stare isolati per almeno 2 giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica.

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