I cybercriminali sono sempre attivi nel cercare nuove forme di truffa che possano trarre in inganno le loro vittime: l’ultimo stratagemma si sta diffondendo tramite WhatsApp ed è un pericolo concreto per i vostri risparmi.
La vita di ciascuno di noi è scandita da impegni, incontri, relazioni, responsabilità e problematiche da risolvere. Ci sono giornate piene in cui lo stress arriva a livelli mai toccati prima e l’unica cosa che si desidera una volta tornati a casa è rilassarsi e svagarsi, magari accedendo a WhatsApp per leggere cosa succede fuori dal nostro personalissimo mondo, quale trovata goliardica hanno architettato i nostri amici o semplicemente per parlare con qualcuno a noi vicino.

Pensare che proprio durante questi momenti di relax si debba necessariamente stare all’erta infastidisce e rompe quella sensazione piacevole tipica di quando ci si abbandona allo svago e al tempo libero. Eppure anche WhatsApp, un tempo protetto da tentativi di frode e raggiro, è diventato esattamente come il resto dei social e del web un luogo ideale per campagne di phishing.
Difficile asserire con certezza che questa invasione di truffatori sia legata esclusivamente alle politiche di diffusione dati di Meta, a quel cambio di politiche di privacy che un paio di anni fa ha scatenato un moto di ribellione da parte degli utenti per via dell’obbligo (mai confermato ufficialmente dall’azienda) di condivisione dei dati tra i software proprietari.
Più facile pensare che sia la struttura tutta del web e della monetizzazione sul web ad essere lo specchietto per le allodole, la trappola che espone a rischi. Sì perché al giorno d’oggi qualunque cosa si faccia, dall’apertura di un account all’adesione ad una carta acquisti, richiede l’adesione a politiche di trattamento dei dati che comprende la diffusione a società terze di questi pacchetti.
I nostri dati, compreso il numero di telefono, girano per il web continuamente e sono più semplici da “rubare”. Capita così che malintenzionati entrino in possesso dei nostri numeri e ci mettano al centro di campagne di phishing che aumentano il rischio di cadere in trappola.
Nuova truffa ai danni degli utenti WhatsApp
I tentativi di truffa su WhatsApp sono iniziati come quelli all’esterno della piattaforma di messaggistica istantanea. All’inizio infatti venivano condivisi messaggi relativi a presunte vincite o altrettanto fantomatici problemi legati ad account bancari o a spedizioni. C’è stato anche il tentativo ancor più classico del contatto da parte della femme fatale di turno, amo incantatore per eccellenza agli albori del web ma ormai reso inefficace dalla ruggine del tempo.

Complice la maggiore accortezza degli utenti e la consapevolezza riguardante le metodologie classiche, le truffe su WhatsApp sono diventate più articolate e subdole. L’esempio più noto è quello del messaggio d’aiuto da parte del figlio (capitato anche a me che per ragioni anagrafiche non potrei averne uno adulto), che punta ad ingannare quei genitori apprensivi disposti a correre in soccorso della prole prima ancora di capire cosa sia successo.
In queste settimane invece i cybercriminali stanno facendo leva sull’esigenza lavorativa ed economica delle persone. A lanciare l’allarme è stata la polizia, tramite l’account online ufficiale. In pratica i truffatori contattano le vittime da un numero sconosciuto, cominciando la conversazione con un messaggio amichevole come “Salve, posso parlarle un attimo?”.
Se si intavola una conversazione, il contatto sconosciuto propone un lavoro da casa con orario flessibile e una retribuzione vantaggiosa. In seguito viene richiesto alla vittima l’apertura di wallet per le criptovalute e successivamente chiedono al malcapitato di investire una somma crescente in asset, token o nft al fine di farlo guadagnare. Ovviamente il denaro versato nel wallet scompare e gli unici a beneficiarne sono i truffatori.
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Come riconoscere la truffa e come mettersi al sicuro da simili raggiri
Potrebbe sembrare semplice riconoscere un simile tentativo di truffa, ma ci sono momenti e situazioni nella vita di tutti noi che possono spingere ad avere un disperato bisogno di credere che ci sia una via d’uscita, una possibilità di guadagno che sollevi da un periodo complicato e perché permetta anche di non doversi più preoccupare di pagamenti e rate.

I truffatori lo sanno bene ed è proprio questa consapevolezza che rende i loro tentativi ancora più subdoli e riprovevoli. Solitamente queste truffe provengono da numeri di telefono esteri, tuttavia fate attenzione anche a possibili utenze italiane. Qualora qualcuno di sconosciuto vi proponga un lavoro redditizio e troppo bello per essere vero, semplicemente cancellate il messaggio e bloccate il numero.
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La speranza è che in un futuro non troppo lontano ci sia un modo per evitare che il numero di telefono e i nostri contatti finiscano nelle mani di criminali senza scrupoli. Attualmente il consiglio è quello di leggere bene ogni consenso che firmate online, a cui aggiungere una VPN per la navigazione online per ridurre al massimo la circolazione dei vostri dati.