Nessuna sorpresa clamorosa nei risultati della prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 in programma ieri sera a Basilea, passano tutte le favorite, incluse anche la canzone di Gabry Ponte e quella del chiacchieratissimo rapper estone Tommy Cash. Prima uscita per Lucio Corsi, molto apprezzato dal pubblico della St.Jakobshalle…
È ufficialmente partita ieri sera con la prima lunga serata in diretta la 69esima edizione dell’Eurovision Song Contest con la prima semifinale che metteva in gara numerosi paesi – non l’Italia, che in quanto fondatore dell’EBU è ammesso di diritto alla finalissima di sabato – con diverse canzoni interessanti.

Come ogni anno l’Eurovision si conferma uno spettacolo molto pop… pure troppo. Moltissima tecnologia sul palco in uno show estremamente spettacolare ma anche molto studiato, nei minimi dettagli e al secondo.
Un palco avveniristico che ha puntato molto su led, visual, esplosioni e intelligenza artificiale. Tra le canzoni in gara, qualcuna interessante, altre molto meno, c’è anche qualcosa di buono ma nulla di veramente straordinario.
Eurovision 2025, in diretta da Basilea
Conduzione molto classica quella affidata sul palco alle presentatrici locali Hazel Brugger e Sandra Studer, che hanno aperto lo show con un omaggio alla storia musicale elvetica, culminato con le note di The Code, il brano con cui Nemo ha regalato alla Svizzera la vittoria nel 2024. Poi una canzone dopo l’altra, la competizione prende il via a pieno regime.
Lucio Corsi e la classe italiana
C’era moltissima attesa per Lucio Corsi che ha rispettato le aspettative con la sua versione ha live del brano Volevo essere un duro. Ironico e molto teatrale, elegante nella sua surrealità, Corsi ha conquistato la platea con una presenza glam-rock assolutamente fuori dagli schemi.
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Eppure i presupposti non erano quelli ideali per il cantautore toscano: “Qui è tutto divertente, tutto clamoroso. Ma la musica dal vivo per me è un’altra cosa. Preferisco vedere gli occhi delle persone, non solo le telecamere” aveva detto Corsi poco prima di salire sul palco. Ma la sua interpretazione ha pienamente confermato una cifra artistica superiore alla media: che poi piaccia al grandissimo pubblico europeo in un sistema di voto molto complesso e ogni anno decisamente imprevedibile è un altro discorso.
Gabry Ponte incendia l’arena
La vera esplosione della serata è arrivata con Gabry Ponte, in gara per San Marino. Con Tutta l’Italia, sigla di Sanremo 2025, il DJ torinese ha scatenato una reazione da grande evento, tra luci stroboscopiche e pubblico in piedi. Sullo sfondo una bizzarra ricostruzione video di statue classiche che masticano chewing-gum.
Ponte dietro la sua consolle salta e canta. Ma a saltare e cantare è soprattutto il pubblico che dimostra una empatia davvero particolare con il brano. Gabry Ponte è sembrato molto emozionato prima di esibirsi: “Quando non avrò più l’ansia prima di salire su un palco, smetterò di fare questo lavoro”, ha detto il DJ nel backstage prima che arrivasse il giudizio delle giurie che promuoveva la sua canzone alla finale. Sicuramente una delle performance più acclamate della serata.

All’Eurovision 2025 il ritorno di Celine Dion
L’Eurovision 2025 segna anche un importante anniversario per la Svizzera, che nel 1988 vinse con Celine Dion, canadese di passaporto ma vittoriosa ormai quasi quarant’anni fa per la Svizzera non Ne partez avec moi. All’epoca il numero di partecipanti – l’Italia era rappresentata da Luca Barbarossa che si piazzò 12esimo con Ti Scrivo – era notevolmente ridotto rispetto a quello di oggi: e la canzone dell’Usignolo del Quebec non è certo una delle più conosciute nel suo immenso repertorio.
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Ma la presenza virtuale di Celine Dion è stato uno dei colpi importanti di questa prima serata, soprattutto in considerazione del fatto che la cantante ha attraversato negli ultimi anni momenti di grande difficoltà dopo la morte del marito, René Angelil, e alle sue gravi condizioni di salute legate alla sindrome della persona rigida che la affligge da anni.
Era la prima grande presenza internazionale di Celine Dion dopo l’esibizione dello scorso anno alle Olimpiadi di Parigi: da tempo si parla di un suo ritorno live. Il pubblico svizzero l’ha salutata con particolare affetto.
Il trash raffinato di Tommy Cash e il folklore svedese in chiave ironica
A metà tra arte, talent e provocazione il chiacchieratissimo Tommy Cash che ha conquistato la scena, ma anche la qualificazione alla finale con Espresso Macchiato, rappresentando l’Estonia con un mix di nonsense, teatralità e ritmo incalzante. Al mondo Eurovision potrebbe piacere.
Come i KAJ, considerati superfavoriti dai bookmaker fin dalla vigilia della loro esibizione. Il gruppo scandinavo ha canta in svedese Bara Bada Bastu, un inno alla sauna in chiave pop-folk. Sul palco, vasche di fumo, asciugamani e humor nordico un po’ surreale e curioso, ma coinvolgente. La loro quota dopo la prima esibizione pare si sia ulteriormente abbassata.
L’Albania parla italiano, la Polonia torna dopo trent’anni
Una sorpresa inaspettata arriva dall’Albania, rappresentata da Shkodra Elektronike, due artisti con doppia cittadinanza italiana che vivono ad Auronzo di Cadore e cantano in italiano. Anche loro passano il turno, grazie a un brano energico e a una presenza scenica convincente.
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Momento da record per Justyna Steczkowska, che riporta alla finale dell’’Eurovision la Polonia dopo trent’anni esatti. Il suo brano Gaja , è uno dei più apprezzati.

Una semifinale tra kitsch e consapevolezza
Tra le altre esibizioni applaudite anche l’elettronica un po’ malinconica dei Paesi Bassi con Claude e la ballata poetica di Ziferblat per l’Ucraina, l’ultima a conquistare il passaggio a scapito di Slovenia, Croazia e Belgio.
Giovedì la seconda semifinale, sedici i paesi in gara che saranno votati da tre dei big five – Francia, Germania e Regno Unito – i cui artisti ammessi di diritto alla finale si esibiranno nel corso della serata. Anche in questo caso saranno dieci i paesi qualificati che si uniranno ai big five e alla Svizzera padrona di casa.
Eurovision 2025 – I 10 finalisti della prima semifinale
I 10 Paesi qualificati per la finale del 17 maggio, determinati esclusivamente dal televoto:
Norvegia | Kyle Alessandro – Lighter
Albania | Shkodra Elektronike – Zjerm
Svezia | KAJ – Bara Bada Bastu
Islanda | VÆB – RÓA
Paesi Bassi | Claude – C’est La Vie
Polonia | Justyna Steczkowska – GAJA
San Marino | Gabry Ponte – Tutta l’Italia
Estonia | Tommy Cash – Espresso Macchiato
Portogallo | NAPA – Deslocado
Ucraina | Ziferblat – Bird of Pray