Caso Clostebol, endorsement del rivale di Sinner: “Vogliono colpirlo politicamente”

La situazione che sta vivendo Jannik Sinner è paradossale. Gli elementi in suo favore nel caso Clostebol sono tanti, “eppure la WADA insiste nel volerlo perseguire”.

Jannik Sinner vince un torneo si e l’altro pure, ma sin dalla scorsa estate pende su di lui una pesante spada di Damocle. C’è in ballo l’antipatico caso Clostebol, con il numero uno della classifica ATP del tennis singolare maschile che dovrà difendersi dalle accuse di doping. Una spiegazione ritenuta verosimile dalla ITIA (International Tennis Integrity Agency) ma non dalla WADA. Si tratta rispettivamente della agenzia antidoping del tennis e di quella antidoping mondiale. La prima aveva creduto alla versione di Sinner, che aveva parlato di contaminazione accidentale avvenuta nel corso di una sessione di massaggi.

Jannik Sinner in primo piano con calendario
Caso Clostebol, endorsement del rivale di Sinner: “Vogliono colpirlo politicamente” – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

Chi lo stava sottoponendo a trattamento aveva delle tracce di Clostebol tra le mani, trasmesse involontariamente al fisico del tennista. Le tracce rilevate difatti erano minime. E ad ulteriore testimonianza della innocenza di Sinner in merito a questo fatto avvenuto nella primavera del 2024 concorrono anche i successi avvenuti nell’ultimo anno. In particolare, i trionfi inappellabili agli US Open ed agli Australian Open sono avvenuti rispettivamente a settembre 2024 ed a gennaio 2025. In terra australiana, il 23enne bolzanino aveva trionfato anche a gennaio dell’anno prima, per un totale di tre titoli del Grande Slam.

Cosa è successo a Jannik Sinner?

C’è chi intende marciare sul caso Clostebol e farsi pubblicità gratuita a spese di Sinner, criticandolo senza criterio. È il caso dei tennisti Nick Kyrgios, Denis Shapovalov e Lucas Pouille. Il primo, in particolare, non perde mai occasione di punzecchiare Sinner con spesso detestabile ironia. Pare però che la causa di tanto astio risieda nel fatto che la sua ex fidanzata, la tennista Anna Kalinsaya, ha fatto poi coppia fissa proprio con Sinner. Ad ogni modo, nonostante la assoluzione dell’ITIA, la WADA ha inoltrato ricorso. Ed il giudizio finale avverrà dopo due giorni di consultazioni, a metà aprile prossimo.

Sinner in campo
Cosa è successo a Jannik Sinner? – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

La questione del Clostebol sta sollevando da mesi molteplici reazioni tra gli addetti ai lavori e gli appassionati. A prendere una posizione chiara a favore di Sinner è stato Ahmad Nassar, direttore esecutivo della Professional Tennis Players Association (PTPA), un’organizzazione fondata da Novak Djokovic con l’intento di fornire una maggiore voce ai giocatori di tennis.

Nassar ha pubblicato una lettera in cui critica apertamente le politiche antidoping attuali, esprimendo preoccupazione per il modo in cui vengono gestiti i test e le sanzioni. E questa mossa conferma l’appoggio più o meno diretto fornito dal serbo nei confronti di Sinner.

Secondo il dirigente statunitense, la vera missione delle agenzie antidoping dovrebbe essere quella di perseguire i trasgressori che tentano di ottenere vantaggi attraverso l’uso di sostanze vietate, piuttosto che colpire atleti che potrebbero trovarsi in situazioni ambigue o con risultati di test che non riflettono un vero intento di doping. E della stessa idea è anche Martina Navratilova, che negli scorsi mesi ha affermato senza mezzi termini: “La WADA va azzerata”.

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“Quantità di clostebol irrilevanti, è un chiaro attacco politico”

Nassar ha sottolineato che, nel caso di Sinner, le quantità di sostanze riscontrate nei test sono così esigue da non influenzare in alcun modo le prestazioni. “Ciò che stiamo osservando è l’inizio di un’ingiustizia sistematica”, ha dichiarato, avvertendo che questo tipo di situazioni potrebbe avere ripercussioni ben più ampie per il futuro degli sportivi. La questione di Sinner, quindi, non è solo una battaglia personale, ma potrebbe rappresentare un punto di svolta per il trattamento di casi simili in futuro.

Novak Djokovic con pallina da tennis
“Quantità di clostebol irrilevanti, è un chiaro attacco politico” – abruzzo.cityrumors.it Foto Ansa

Il dirigente ha anche messo in luce il fatto che Sinner si trovi intrappolato in una disputa politica e legale tra la WADA e l’ITIA (International Tennis Integrity Agency). Il giovane atleta sta aspettando da quasi un anno un giudizio finale, una situazione che Nassar ha definito “ingiusta”. Le divergenze tra le due agenzie pongono in evidenza la complessità del sistema antidoping nel tennis e la necessità di una revisione delle norme esistenti.

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Secondo Nassar, la mancanza di chiarezza e coerenza nelle regole antidoping ha creato un clima di incertezza per gli atleti. “Sinner è stato messo in una situazione difficile”, ha aggiunto, rilevando che l’ITIA sostiene di aver seguito le proprie procedure, ma la WADA non è d’accordo e si sente in dovere di contestare le decisioni dell’ente. Questa frattura tra le due organizzazioni non è un evento isolato, ma piuttosto un riflesso di problematiche più ampie che affliggono il mondo dello sport.

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