Confermato lo scorso dicembre all’interno della Manovra 2025, il nuovo bonus da 1.500 euro inizierà ad essere corrisposto proprio in questi giorni: di cosa si tratta e come fare a richiederlo.
La concessione di bonus alla popolazione è un aiuto concreto che il governo offre a chi si trova in condizioni di difficoltà. Purtroppo nello stanziamento dei fondi bisogna sempre fare i conti con quello che è il budget a disposizione per non sforare e rischiare di non far quadrare i conti, cosa che spesso e volentieri rende queste misure non adatte a soddisfare le esigenze di tutti coloro che ne avrebbero bisogno.

Nonostante questo, il lavoro di allargamento dei fondi stanziati è stato importante e anche quest’anno sono state introdotte e confermate delle misure che possono aiutare la popolazione a gestire diversi ambiti della loro vita. Il bonus di cui vi parliamo oggi è stato introdotto per la prima volta in periodo pandemico, quando è stata riscontrata la necessità di dare sostegno psicologico a chi è stato profondamente colpito dal lockdown.
L’istituzione di un bonus di questo tipo indica una maggiore consapevolezza da parte del governo e della società tutta sull’importanza della salute psicologica dei cittadini e sulla necessità di dare supporto a chi soffre di patologie che non richiedono l’ausilio della medicina tradizionale, ma sostegno e supporto di natura differente.
Stiano chiaramente parlando del bonus psicologo, misura che è stata accolta con favore dagli italiani i quali hanno fatto richiesta in massa, superando di gran lunga le stime fatte in fase di elaborazione della misura. Da anni è chiaro che sono necessari maggiori fondi per questo bonus e in tal senso si è mosso il governo Meloni, aggiungendo a bilancio 1.5 milioni di finanziamento in più rispetto all’anno scorso.
Bonus psicologo 2025, chi sono i beneficiari dei 1.500 euro a febbraio
Come detto sopra le richieste di adesione al bonus psicologo avanzate dagli aventi diritto (coloro che rientravano nei requisiti fissati dalla misura) sono state talmente tante da rendere insufficienti i fondi messi a disposizione nel 2024. Bastano un paio di numeri per capire qual è la platea di aventi diritto – solo tra chi ha fatto richiesta – e quanta la sproporzione tra esigenza e offerta: lo scorso anno sono state accolte 3.325 richieste sulle 400mila domande inviate.

La selezione è stata effettuata in base all’ISEE dei richiedenti e dunque sono stati privilegiati quei cittadini in possesso di un reddito annuo più basso. Gli altri sono stati comunque inseriti in graduatoria, così che potessero ottenere già lo scorso anno il bonus qualora uno dei primi selezionati non avesse usufruito del beneficio economico concesso in tempo. In queste settimane l’INPS sta selezionando altri 3.325 richiedenti tra quelli che lo scorso anno non hanno potuto beneficiare del bonus.
Per questi infatti si attendeva il decreto di ripartizione delle risorse a disposizione del Ministero della salute, che ha sbloccato le somme rimanenti e dato la possibilità all’INPS di garantire 1.500 euro per il pagamento di 30 sedute da 50 euro. Per il momento dunque non si tratta dello stanziamento dei primi fondi concessi quest’anno dalla Manovra finanziaria, ma del completamento dell’utilizzo di quelli stanziati lo scorso anno.
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Bonus psicologo 2025: quando e chi può fare domanda, i fondi a disposizione e il problema psicologi
Chiunque fosse interessato a beneficiare della misura quest’anno, al momento deve attendere che venga concessa la possibilità di inviare la richiesta. Attualmente non sono noti i termini e le modalità, tuttavia è già confermato che chi vorrà beneficiare del bonus psicologo dovrà presentare la domanda all’INPS e corredarla con la presentazione dell’ISEE aggiornato a quest’anno.

Il milione e mezzo di euro aggiuntivo a disposizione permetterà di allargare la platea dei beneficiari, inoltre la Manovra prevede che nel 2026 vengano aggiunti ulteriori 0,5 milioni, nel 2027 1 milione mentre a partire dal 2028 ci sarà uno stanziamento fisso di 8 milioni che non necessiterà di conferma. Sembra evidente già da adesso che nonostante l’aumento del budget non sarà possibile soddisfare tutte le richieste, ma i fondi non sono l’unica problematica.
I dati confermano infatti che sono in diminuzione gli psicologi disponibili ad aderire all’iniziativa. Nel primo biennio sono stati 28.126 su 74.299 psicologi iscritti all’albo professionale che hanno aderito al bonus, lo scorso anno il numero era salito sino a 33.274, ma nella seconda parte del 2024 ben 1.300 professionisti hanno fatto marcia indietro.
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Il motivo di questo abbandono è legato principalmente ai ritardi nei rimborsi. Una volta fatta richiesta di rimborso all’INPS per la prestazione fornita al beneficiario del bonus, molti psicologi hanno dovuto attendere un anno, un anno e mezzo per ottenerlo.