Per avere la pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi è possibile, ma basta avere un solo requisito. In pochi lo conoscono: ecco che cosa sapere.
Negli ultimi anni ci sono state diverse modifiche legislative che hanno modificato i requisiti e le età per ottenere la pensione. L’obiettivo è risparmiare sulla spesa previdenziale che rappresenta uno dei capitoli più consistenti per il bilancio pubblico. L’accesso alla pensione di vecchiaia richiede, come in tanti già sapranno, almeno venti anni di contributi versati, salvo alcune eccezioni che permettono di ridurre il requisito a 5 anni ma solo in casi particolari.

Nel caso in cui non si dovesse raggiungere il minimo previsto per legge, la situazione diventa particolarmente complessa, visto che i contributi versati saranno perduti e non riconosciuti. In ogni caso, la pensione contributiva rappresenta una soluzione per i soggetti che hanno accumulato solo un numero di contributi limitati annualmente e non hanno raggiunto i requisiti per ottenere l’assegno raggiunti i 67 anni.
Tuttavia, anche se si dovessero soddisfare i 5 anni di contribuzione effettiva, per avere la pensione è fondamentale aver raggiunto i 71 anni, ma è bene sottolineare che l’importo dell’assegno per coloro che hanno versato solamente 5 anni di contributi risulterà molto basso, quindi non come una pensione normale. Ma c’è un altro requisito fondamentale che consente di uscire dal mondo del lavoro dopo cinque anni.
Pensione di vecchiaia per chi guadagna poco: come funziona
In tanti pensano che, dopo aver versato 20 anni di contributi, la pensione arrivi in automatico dopo aver compiuto i 67 anni. Quello che però non tutti considerano è che c’è una condizione importante da conoscere per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996: non basta aver accumulato venti anni di contributi. Per questi lavoratori, infatti, viene richiesto un requisito economico indispensabile per ottenere l’assegno pari o superiore a 538,68 euro al mese, ovvero 7.002,84 euro all’anno.

È una condizione che è stata modificata lo scorso anno, con la Legge di Bilancio 2024, che ha abbassato il requisito minimo da 1,5 volte l’assegno sociale, ma non sarà semplice raggiungerlo per alcuni soggetti. Questo perché coloro che non riescono a guadagnare abbastanza per uscire dal lavoro e ottenere un assegno pensionistico adeguato dovranno attendere fino a 71 anni per avere accesso alla pensione.
In sostanza, per poter avere una pensione che raggiunga i 7mila euro annui, il sistema contributivo richiede di avere un montante totale di circa 124mila euro dopo almeno venti anni di lavoro. In sostanza, per arrivare a raggiungere questa cifra bisogna guadagnare circa 18.900 euro l’anno (1.455 euro lordi al mese). Coloro che hanno un contratto part time o hanno stipendi bassi, è una cifra difficilmente raggiungibile.
Leggi anche: La pensione è un problema anche per i calciatori: quando possono andarci e quanto prendono
Pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi senza attendere 71 anni
Se non si dovesse raggiungere questo requisito economico per avere l’assegno pensionistico, il lavoratore ha due opzioni: aspettare un coefficiente di trasformazione che sia più favorevole e che porti ad aumentare l’importo dell’assegno con il passare degli anni; attendere di aver compiuto 71 anni e ottenere la pensione contributiva.

Nel 2025, la soglia minima contributiva per avere la pensione di vecchiaia è fissata a 5 anni, ma non tutti hanno la garanzia che l’importo sia adeguato.
Leggi anche: In pensione tutti più tardi tranne questa categoria: si salvano solo loro
La possibilità di andare via dal lavoro dopo soli 5 anni di contribuzione riguarda solamente i lavoratori “contributivi puri”, parliamo quindi di quei soggetti che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 o che hanno versato i contributi alla Gestione Separata.