Isee sbagliato o incompleto, perdi i bonus ma puoi ottenere un risarcimento: ecco come muoversi

In tanti potrebbero perdere i bonus a causa di un ISEE sbagliato o incompleto, ma per fortuna si può richiedere un risarcimento: ecco come muoversi.

L’ISEE è l’Indicatore della situazione economica equivalente ed è un parametro che valuta la situazione economica delle famiglie. Spesso e volentieri è necessario per ottenere prestazioni sociali agevolate, come i bonus energia elettrica e gas, i bonus acqua, le misure scolastiche per la mensa, l’Assegno Unico Universale, le agevolazioni per il trasporto e asilo nido, l’assistenza domiciliare, la riduzione delle tasse universitarie e quant’altro.

uomo che legge documento isee
Isee sbagliato o incompleto, perdi i bonus ma puoi ottenere un risarcimento: ecco come muoversi – abruzzo.cityrumors.it

Per ottenere il calcolo del reddito annuale del nucleo familiare, il “dichiarante” deve presentare la DSU all’INPS, il cui portale ha messo a disposizione degli utenti anche il modello precompilato, accedendo sul sito tramite le credenziali come lo SPID; ma può farlo anche tramite un CAF o il Comune o l’Ente che eroga la prestazione agevolata.

Il modello scade ogni anno il 31 dicembre, questo vuol dire che il 1° gennaio 2025 bisogna farne uno nuovo. Nel caso in cui l’ISEE è sbagliato o incompleto, il rischio è di perdere le agevolazioni a cui si ha diritto, ma fortunatamente si può chiedere e ottenere un risarcimento.

ISEE sbagliato 2025: di chi è la responsabilità e cosa fare

Un ISEE sbagliato non è una cosa da poco, visto che il contribuente rischia di non ottenere bonus e agevolazioni nel caso in cui il reddito dovesse avere un valore più alto del reale, mentre se il valore è più basso potrebbe dare diritto all’ottenimento di benefici che in realtà non spettano. Dunque, un modello con degli errori può provocare dei danni seri e un’ingente perdita economica o per la famiglia o per lo Stato.

cartellina con documento isee e clacolatrice
ISEE sbagliato 2025: di chi è la responsabilità e cosa fare – abruzzo.cityrumors.it

Dunque, quando si compilano le DSU per l’ISEE bisogna sempre fare attenzione, questo anche quando la compilazione viene fatta dal Caf. È necessario che ogni utenti presti la giusta cura nella preparazione dei documenti da usare in quanto se non si forniscono le dovute documentazioni e l’ISEE risulta con degli errori, la responsabilità non può essere impuntata al Caf.

Detto ciò, la legge viene incontro a tutti coloro che decidono di affidarsi al Caf per la compilazione dei moduli e dichiarazioni o assistenza fiscale. La norma stabilisce che è il Caf ad essere responsabile di eventuali errori e per questo motivo è chiamato non solo al pagamento delle sanzioni che vengono addebitate al contribuente, ma anche a risarcire per il danno causato.

I Caf hanno l’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma allo stesso tempo sono anche controllati dalla stesso e in caso in sbagli reiterati potrebbero vedersi anche revocare l’autorizzazione e quindi non operare più nell’assistenza fiscale. Ma è molto importante sottolineare che l’unico responsabile è chi firma il modello ISEE, quindi il dichiarante. Per questo motivo è fondamentale controllare prima se ci siano errori.

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ISEE sbagliato dal Caf: come richiedere il risarcimento danni

Se Il Caf non rispetta gli obblighi che vengono indicati nel contratto è responsabile per inadempimento dell’incarico professionale datogli dall’utente e per questo motivo si può procedere nel richiedere il risarcimento del danno e dalle sanzioni addebitate. In sostanza quando avvengono degli errori formali che portano gli utenti a non avere accesso alle agevolazioni.

penna con banconote e monete
ISEE sbagliato dal Caf: come richiedere il risarcimento danni – abruzzo.cityrumors.it

Il cliente che ha subito il torto ha diritto nel procedere con il Caf e “metterlo in mora” dovrà inviare la raccomandata A/R o una PEC con la quale chieda al centro di assistenza fiscale di attivarsi nel procedere alle correzioni degli errori commessi o procedere con il risarcimento dei danni subiti dietro gli sbagli nella compilazione del modello ISEE.

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La lettera di messa in mota deve contenere la descrizione dell’errore commesso dal Caf e del mancato adempimento di compiti e responsabilità; l’indicazione degli errori da correggere e/o la richiesta di risarcimento danni; i termini per adempiere alla richiesta; la minaccia di procedere per vie legali nel caso in cui ci dovesse essere un’ulteriore inadempienza.

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