In tanti temono sia una truffa, ma questa lettera di Enel Energia è un reale avviso di rimborso. Chi non la riceve deve fare una cosa subito: ecco cosa sapere.
Viviamo in un periodo in cui non solo le bollette di luce e gas sono insostenibili per la maggior parte delle famiglie, ma anche le truffe sono sempre più meticolose e dettagliate, tanto che potrebbe apparire complicato riconoscere una cosa reale dalla frode. Anche perché i criminali spesso agiscono in modo furbo, inviando lettere convincenti alle proprie vittime.

Eppure in questi giorni alcuni consumatori stanno ricevendo per mail una lettera di rimborso da Enel Energia. A primo impatto potrebbe sembrare una di quelle classiche truffe di phishing, ma soffermandosi un momento a pensare, quel messaggio di posta elettronica con oggetto “Notifica Rimborso” è reale. Nel testo, infatti, non c’è alcun invito a cliccare su un link esterno o inserire password o dati personali, semplicemente si suggerisce di recarsi presso uno degli sportelli di Poste Italiane per ritirare i soldi del rimborso.
Enel Energia, la mail di rimborso: come controllare che non sia una truffa
È normale dubitare ed essere scettici quando arriva una mail di rimborso dal proprio fornitore di energia elettrica, anche perché in questi anni se ne sono sentite tante di frodi che iniziavano così. Tuttavia, alle volte è bello essere sorpresi in positivo e questo è uno di questi casi. La prima cosa da controllare è il numero cliente riportato in alto per capire se corrisponde al proprio.
Nel testo della lettera, poi, viene specificato che il rimborso è stato riconosciuto a titolo di indennizzo automatico per il mancato uso di energia elettrica relativa a quando il servizio di distribuzione era stato interrotto. In sostanza, ciò può capitare a tutti coloro che hanno dovuto affrontare una situazione in cui è venuta a mancare la corrente elettrica per delle ore.

Una volta accertato che quella lettera corrisponde proprio a noi, non bisogna fare altro che recarsi allo sportello di Poste Italiane per ottenere la somma spettante in contanti. Le imprese distributrici di energia elettrica hanno erogato tantissimi indennizzi automatici, basti pensare che nel 2022 il totale ammontava a oltre 32 milioni di euro, come ha specificato Arera.
È bene sottolineare che l’indennizzo automatico può essere erogato non solo attraverso uno sportello postale per pagamento in contanti, ma anche nella prima bollette utile. In alternativa tramite bonifico bancario, bonifico domiciliato o assegno di traenza. In ogni caso, viene riportato un messaggio specifico in bolletta oppure viene comunicato il rimborso tramite mail.
Leggi anche: Bonus Energia 2025, arriva la proroga tanto attesa e si allarga la platea dei beneficiari: la nota ufficiale
Enel Energia, come ottenere il rimborso per mancata corrente
L’elemento positivo in questa storia è che per ottenere l’indennizzo è molto semplice, perché non bisogna presentare alcuna domanda nel caso in cui ci si dovesse ritrovare con il blackout della luce improvviso. Questo perché il rimborso è automatico, come sottolinea l’Arera (l’autorità per l’energia). È bene sottolineare che quando va via la luce senza un preavviso, il ripristino non deve superare le 8 ore consecutive.

Nel caso in cui l’interruzione della luce dovesse superare le 8 ore si avrà un indennizzo automatico di 30 euro, che aumenterà di 15 euro ogni 4 ore di interruzione fino a una durata massima di 240 ore consecutive. Parliamo quindi di rimborsi fino a 900 euro, dove a pagare saranno le imprese che distribuiscono la corrente o il Fondo eventi eccezionali.
Leggi anche: Allerta Enel Energia, il nuovo documento arriva per posta: cosa fare per non farsi spillare soldi
Dunque, non è necessario procedere con una richiesta ufficiale perché gli indennizzi vengono consegnati in automatico dal fornitore di energia. Ciò vuol dire che bisogna attendere almeno 60 giorni dall’interruzione, mentre se il blackout coinvolge oltre 2 milioni di utenti bisognerà attendere 180 giorni. In ogni caso è sempre bene fare attenzione alle comunicazioni che vengono inviate, per evitare brutte sorprese.