Dichiarazione dei redditi, novità per le detrazioni sui figli: arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Ci sono delle novità per le detrazioni sui figli nella dichiarazione dei redditi. I chiarimenti sono arrivati dall’Agenzia delle Entrate: ecco cosa sapere.

Esattamente come accade ogni anno, anche nel 2025 gli italiani sono chiamati a presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione dei redditi. Si tratta di quel documento fiscale in cui i contribuenti comunicano al fisco i redditi percepiti nel corso dell’anno precedente (in questo caso nel 2024), così da fare un calcolo sulle imposte da versare allo Stato.

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Dichiarazione dei redditi, novità per le detrazioni sui figli: arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate – abruzzo.cityrumors.it

Con questo documento, le cittadine e i cittadini pagano le imposte sui redditi, ovvero l’IRPEF, e le relative regionali e comunali. Ma si deve fare riferimento anche alle detrazioni che consentono ai contribuenti di ridurre il valore delle tasse lorde. In tal senso, è importante sottolineare che quest’anno ci saranno importanti cambiamenti sulle detrazioni per i figli a carico.

A fare chiarimenti sui carichi di famiglia e mettere in luce la questione è stata la stessa Agenzia delle Entrate, la quale ha deciso di pubblicare la Circolare n. 4/2025 così da spiegare ai contribuenti tutte le novità per le detrazioni che sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, ufficializzata il 31 dicembre 2024.

Dichiarazione dei redditi, detrazioni figli a carico 2025: limiti di età

La Legge di Bilancio ha introdotto cambiamenti significativi nel 2025 in merito alle detrazioni fiscali per i figli a carico. A partire da quest’anno, infatti, le detrazioni fiscali per i figli a carico vedranno dei limiti di età rispetto agli anni precedenti. In sostanza, le detrazioni saranno applicabili solo per i figli sotto i 30 anni, in sostanza fino a 29 anni e 364 giorni.

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Dichiarazione dei redditi, detrazioni figli a carico 2025: limiti di età – abruzzo.cityrumors.it

È una modifica che ha come obiettivo quello di concentrare le risorse su famiglie con figli giovani, ma ci sono delle eccezioni da tenere in considerazione. Parliamo di coloro che hanno figli con disabilità che continueranno a beneficiare delle detrazioni al di là dell’età, come prevede la  Legge 104/1992. C’è da sottolineare, poi, che ci sono anche dei limiti reddituali da tenere in considerazione.

Un figlio può essere considerato a carico fiscalmente solo se il suo reddito annuo non superi i 2.840,51 euro. Per i figli fino a 24 anni, invece, questo limite è un bel po’ più alto, visto che sale a 4.000 euro. Se il reddito dovesse superare queste cifre, non si avrà più diritto alla detrazione fiscale. Queste però non sono le uniche novità che sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.

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Dichiarazione dei redditi, detrazioni figli a carico: le altre novità

Un’altra novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 in merito alle detrazioni fiscali sui figli a carico sulla dichiarazione dei redditi riguarda i figli che hanno un’età tra i 18 e i 21 anni. Per questa fascia non sono previste detrazioni perché rientrano nell’Assegno Unico Universale, per questo motivo non avranno uno sconto sulle imposte.

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Dichiarazione dei redditi, detrazioni figli a carico: le altre novità – abruzzo.cityrumors.it

La manovra di fine hanno ha modificato anche le categorie di familiari che possono beneficiare delle detrazioni.Le detrazioni adesso spettano solo ai figli e agli ascendenti conviventi con il contribuente, come genitori, nonni e bisnonni. Dunque, sono esclusi nuore, generi, suoceri, fratelli e sorelle conviventi, anche nel caso in cui dovessero ricevere assegni alimentari non disposti dal giudice.

Un’altra importante novità riguarda i figli conviventi con il coniuge deceduto, questi adesso potranno avere le detrazioni. L’Agenzia delle Entrate fornirà ai contribuenti altri chiarimenti in merito a questa disposizione. Quel che è certo è che l’importo delle detrazioni prevede delle differenze in base all’età del figlio e del reddito del genitore:

  • Figli sotto i 3 anni: 1.220 euro.
  • Figli di 3 anni o più: 950 euro.

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Gli importi vengono ridotti poi in base al reddito dei genitori, in cui ci sarà una diminuzione progressiva fino a un reddito complessivo di 80mila euro. Il fisco dovrà poi chiarire se i figli che non hanno diritto né alle detrazioni né all’Assegno Unico Universale possano beneficiare di altri incentivi fiscali.

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