Basta un ritardo in questa semplice comunicazione INPS e rischi il posto: ecco perché milioni di lavoratori stanno tremando

Basta un semplice ritardo di una comunicazione INPS per perdere il posto di lavoro. Milioni di lavoratori stanno tremando: ecco le novità.

È previsto per legge il licenziamento per giusta causa ai danni di un lavoratore dipendente che ha avuto dei comportamenti lesivi agli interessi aziendali. È immediato e senza preavviso, comporta di conseguenza la perdita del posto di lavoro senza ottenere il diritto all’indennità di preavviso né all’indennità di licenziamento.

uomo con le mani in testa seduto alla scrivania con pc e scatolone
Basta un ritardo in questa semplice comunicazione INPS e rischi il posto: ecco perché milioni di lavoratori stanno tremando – abruzzo.cityrumors.it

Come recita l’articolo 2119 del Codice Civile, si intende giusta causa per furto, atti di violenza, comportamenti disdicevoli, mancato rispetto delle norme aziendali o dei doveri contrattuali, mancato rispetto della fiducia riposta dell’azienda. Non tutti sanno, o ci pensano, che bisogna procedere con la trasmissione tempestiva di una comunicazione INPS perché, solo un semplice ritardo, potrebbe portare conseguenze serie, come ha chiarito di recente la Corte di Cassazione nella sentenza n. 13747 del 22 maggio 2025.

È molto importante rispettare le scadenze nelle comunicazioni. Queste non sono solo formalità, ma obblighi essenziali che influiscono direttamente sul rapporto di fiducia tra il datore di lavoro e il lavoratore stesso. Tra l’altro, le nuove tecnologie e gli strumenti digitali hanno semplificato notevolmente l’accesso alle informazioni e quindi reso più immediato l’invio di qualsiasi documentazione.

Inviare comunicazione INPS in ritardo: si rischia il licenziamento

Fatta questa importante premessa, la Corte di Cassazione ha spiegato che l’invio del certificato medico in ritardo potrebbe determinare la perdita del posto di lavoro per un dipendente. Nel caso esaminato dalla Corte, una lavoratrice si era assentata per motivi di salute ma ha inviato il certificato con alcuni giorni di ritardo, senza dare motivazioni concrete.

scatolone in mano con effetti personali
Inviare comunicazione INPS in ritardo: si rischia il licenziamento – abruzzo.cityrumors.it

Non avendo ricevuto comunicazioni tempestive da parte della dipendente, il datore di lavoro ha interpretato questo silenzio come una violazione degli obblighi minimi di collaborazione e lealtà, per questo motivo ha proceduto con il licenziamento per giusta causa. Nonostante la dipendente avesse impugnato il provvedimento, i giudici della Suprema Corte hanno dato ragione al datore di lavoro.

È stato affermato, dunque, che la mancanza di comunicazione costituisce una condotta grave e idonea a compromettere il vincolo di fiducia tra dipendente e datore di lavoro irrimediabilmente. La Cassazione, si basa sull’articolo 2104 del Codice Civile, che obbliga i dipendenti al dovere di diligenza nell’esecuzione della prestazione lavorativa. Un obbligo che si traduce anche nel dover rispettare le modalità di comunicazione delle assenze.

Al giorno d’oggi, il certificato per malattia viene trasmesso in via telematica dal medico curante all’INPS, che di conseguenza lo renderà consultabile al datore di lavoro. Nonostante ciò, questa procedura automatizzata non elimina l’obbligo per il lavoratore di informare il responsabile del personale e l’amministrazione dell’azienda. Perché bisogna garantire continuità nei servizi.

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Comunicazione INPS in caso di malattia: come evitare il rischio licenziamento

Per evitare conseguenze gravi, è molto importante che tutti i dipendenti conoscano con precisione le regole in merito alla comunicazione dell’assenza in caso di malattia. Detto ciò, è molto importante tenere a mente di fare questi dovuti passaggi:

dottore di base
Comunicazione INPS in caso di malattia: come evitare il rischio licenziamento – abruzzo.cityrumors.it
  • Informare subito il datore di lavoro, va bene anche una email o una telefonata;
  • Assicurarsi che il medico curante trasmetta il certificato all’INPS in via telematica;
  • Controllare tramite i servizi online che il certificato sia stato registrato in modo corretto;
  • Conservare il numero identificativo o il protocollo del certificato come riferimento.

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Dunque, essere puntuali e trasparenti nella gestione dell’assenza rafforza il rapporto fiduciario e la tutela del lavoratore da possibili contestazioni. Soprattutto in un’epoca in cui tutto è tracciabile, basta solo una dimenticanza per essere letta come negligenza o disinteresse.

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