Un servizio indispensabile e fino ad oggi gratuito, a breve diventerà a pagamento: non potendo farne a meno, avremo un’altra spesa con cui fare i conti.
Passi dover pagare ciò che non è indispensabile e di cui potremmo pure fare a meno. Ma dover pagare un servizio che ci serve per fare praticamente qualunque cosa, sembra davvero troppo, un rospo troppo duro da digerire. Eppure prepariamoci alla nuova stangata che sta per abbattersi su noi cittadini.

Ormai per fare qualunque cosa bisogna accedere a piattaforme online. Soprattutto per richiedere determinati bonus e agevolazioni ma anche semplicemente per avere informazioni circa la propria situazione fiscale o previdenziale. L’Agenzia delle Entrate e l’Inps sono fruibili praticamente solo accedendo online alle loro piattaforme.
E per accedere serve essere muniti di Spid, l’identità digitale entrata in scena ormai da qualche anno. Trattandosi di un servizio indispensabile, fino ad oggi lo Spid è stato gratuito per tutti. Ebbene a breve non sarà più così: per poter continuare ad utilizzare il nostro Spid dovremo pagare oppure saremo tagliati fuori da tutti i servizi.
Spid a pagamento: ecco da quando
Presto per usare la nostra identità digitale dovremo aprire il portafoglio e sborsare un bel po’ di soldi: lo Spid non è più gratuito, diventa a pagamento. Una stangata che nessuno di noi si aspettava. La cosa allarmante è che non avremo scelta se non quella di pagare visto che si tratta di un servizio di cui non si può più fare a meno.

Vuoi fare richiesta di un bonus? Devi accedere sulla piattaforma dell’Inps tramite Spid. Vuoi inviare la tua dichiarazione dei redditi? Accedi al sito dell’Agenzia delle Entrate sempre usando il tuo Spid. Vuoi vedere le offerte di lavoro sul portale dedicato del Ministero? Ancora una volta ti viene richiesto lo Spid.
E’ diventato indispensabile per tutto e per questa ragione molti ritengono ingiusto dover pagare qualcosa che, non per nostra scelta, siamo praticamente costretti ad usare per fruire di ogni servizio. Ma da quando dovremo iniziare a pagare per poter usare la nostra identità digitale? La data da segnare sul calendario è questa: 28 luglio. La buona notizia però è che a pagarlo non saranno tutti i cittadini ma solo coloro che hanno scelto un certo fornitore.
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Spid: ecco chi dovrà pagarlo
Dal 28 luglio lo Spid non sarà più gratis ma dovremo pagarlo: una stangata che arriva come una doccia fredda. La buona notizia, però, è che solo chi ha scelto un certo fornitore dovrà pagare: per gli altri il servizio continuerà ad essere gratuito.

Hai scelto Poste Italiane come tuo fornitore per lo Spid? Allora puoi stare tranquillo: continuerai a poter usare il servizio senza pagare un solo centesimo. Lo Spid diventerà a pagamento solo per i clienti di InfoCert, azienda che, seguendo l’esempio di Aruba, ha deciso di imporre un costo.
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Non si tratterà di nulla d’insostenibile sia chiaro: solo 5,98 euro all’anno, meno di 0,50 centesimi al mese. Tuttavia questo cambio di rotta potrebbe indurre molti a cambiare fornitore e a passare ad uno gratuito. C’è, invece, chi teme che a breve tutti i fornitori decideranno di far pagare il servizio. A quel punto saremo fregati.