E’ scattato l’allarme valanghe nel primo pomeriggio di oggi dal versante nord della cima più alta del gruppo montuoso dell’appennino abruzzese
L’Abruzzo è da sempre caratterizzato da un potenziale rischio territoriale di caduta valanghe, dovuto alle caratteristiche geomorfologiche, geografiche e climatiche della regione. La particolare stagione che stiamo attraversando proprio in questi giorni ha reso ancora più pericolosa la situazione. Infatti la scorsa settimana è stata caratterizzata da tempo bello e temperature oltre la media che possono aver allentato il manto nevoso anche in quota.

Il Monte Sirente è la cima più alta, 2 349 metri, di un breve gruppo montuoso dell’appennino abruzzese compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino e nell’omonimo Parco naturale regionale Sirente-Velino. Si estende per circa 13 km da nord-ovest a sud-est al centro della regione Abruzzo ed è proprio nel versante nord che il gruppo montuoso assume un aspetto di tipo dolomitico con canaloni scoscesi che scendono fino alla grande fascia boschiva, molto apprezzati dagli escursionisti e dagli amanti dell’arrampicata.
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Il pericolo valanghe sempre in agguato
Le belle giornate di queste settimane e il weekend che prometteva l’ultimo sprazzo di sole prima dell’arrivo del maltempo previsto nei prossimi giorni hanno spinto gli amanti dell’alta quota, gli escursionisti e gli arrampicatori, a partire per un’ultima avventura. Ma proprio le anomale temperature dei giorni scorsi possono aumentare il rischio in quota di distacchi di cumuli di neve, molto pericolosi per chi viene sorpreso in cordata o sui sentieri.

Infatti oggi nel primo pomeriggio, quando è scattato l’allarme valanghe su Monte Sirente, la vetta più alta del gruppo montuoso sopra l’Aquila, immediatamente si sono attivati i soccorsi ed è stato fatto decollare un elisoccorso dall’Aquila con l’unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino per valutare la presenza di eventuali persone coinvolte.
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Al momento sembra nessuna persona coinvolta
L’allarme valanga era stato lanciato proprio da alcuni escursionisti che avevano assistito al distacco del fronte nevoso sul versante ovest della montagna. La macchina dei soccorsi si è subito messa in moto per capire se ci fossero persone coinvolte, il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo è stato subito allertato e la Centrale NUE e quella del 118 de L’Aquila, dopo aver raccolto tutte le informazioni e attivato le procedure di emergenza, hanno deciso di inviare sul posto l’elisoccorso, come da procedura.

L’elicottero ha sorvolato più volte la parte nord della montagna cercando di individuare eventuali richieste d’aiuto o persone comunque disperse. Soltanto due escursionisti in quel momento stavano tornando a valle e una volta individuati sono stati soccorsi via terra dai Vigili del Fuoco, ma entrambi erano assolutamente illesi.