L’incubo Xylella continua ad avanzare in Puglia. Il batterio, che ha già devastato migliaia di ulivi nel Salento, ora infatti sta minacciando anche le campagne delle altre regioni
La Xylella fastidiosa è un batterio delle piante, capace di colpirne diversi tipi. Infezioni dovute alla Xylella si possono avere infatti agli agrumi, ma anche alle viti e agli ulivi. Negli ultimi anni questo patogeno è divenuto più noto proprio per le molteplici infezioni che ha causato agli ulivi e che hanno portato nella maggior parte dei casi alla loro morte. Il nome di questo batterio deriva dal fatto che esso vive nei vasi xilematici, ovvero in quei vasi che sono deputati al trasporto della linfa, fondamentale nutrimento per la pianta.

La sottospecie di questo patogeno nota nell’ultimo periodo è stata individuata per la prima volta nel Salento nel 2008 e da lì si è poi diffusa nel resto della regione Puglia, aggredendo via via piante sempre diverse. La cosa che più preoccupa gli esperti è che l’infezione sta rapidamente risalendo verso nord e ora è scattato l’allarme anche nelle regioni confinanti.
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Il batterio killer
Oramai è psicosi tra gli agricoltori e quella che si sta combattendo è una vera e propria guerra. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’EFSA, l’agenzia dell’Unione europea specializzata nel controllo delle filiere alimentari, le specie vegetali colpite nell’ultimo anno sono salite a 452, con nuovi focolai individuati in vigneti, mandorleti e ciliegeti, segno di una pericolosa mutazione del batterio che attacca e uccide le piante.

La Xylella è un batterio che si propaga all’interno dei vasi linfatici della pianta responsabili dell’approvvigionamento di acqua e sali minerali fino a prosciugarli provocandone la morte. Un batterio che ha fatto la sua comparsa più di 15 anni fa nel Salento in Puglia, quando venne scoperto aggredire alcuni uliveti secolari. Da quel momento la Regione Puglia ha attenzionato con cura il diffondersi del batterio killer, ma senza trovare una soluzione per arrestare questa avanzata che ora comincia a far paura anche alle regioni vicine, come Molise e Abruzzo.
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Trema anche l’Abruzzo, gli agricoltori sono in allarme
Un recente studio infatti ha scoperto che la malattia degli ulivi procede a 30 km all’anno dalla Puglia verso nord, ecco perchè urgono già oggi contromisure anche nelle regioni confinanti. Entro i prossimi dieci anni la xylella potrebbe giungere anche in Abruzzo. Per questo servono, già oggi, delle valide contromisure da parte dell’amministrazione regionale per impedire alla malattia di mietere gli stessi danni che hanno dovuto patire i coltivatori salentini.

Le autorità regionali sembrano comunque aver preso sul serio la minaccia del batterio killer e, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, la Giunta regionale d’Abruzzo ha approvato il piano regionale di contrasto all’introduzione e diffusione del batterio Xylella fastidiosa. Contestualmente si affida la realizzazione delle attività di ispezione visiva e prelievo campioni previste nel piano, per le annualità 2024/25, alle associazioni dei produttori olivicoli regionali riconosciute. Molti agricoltori della regione hanno comunque cominciato a mettere in atto le misure preventive che sono state già adottate nella Regione Puglia, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio continuo dei terreni per individuare eventuali focolai e i trattamenti fitosanitari mirati con l’uso di insetticidi autorizzati per eliminare eventuali insetti vettore.