Scena insolita (ma non inedita) al Giro d’Italia: a Giulianova due ragazze distribuiscono arrosticini ai ciclisti. Un’iniziativa che celebra l’ospitalità abruzzese
Il Giro d’Italia non è solo biciclette e fatica. No, è anche un’occasione per mostrare le bellezze e, soprattutto, le eccellenze enogastronomiche del territorio italiano. E oggi, nella tappa che ha attraversato Giulianova, in provincia di Teramo, l’Abruzzo ha dato il meglio di sé. O meglio, i suoi famosi arrosticini.

Un benvenuto “succulento” ai ciclisti. Dalle immagini televisive, si è notata una scena simpatica e decisamente abruzzese: due ragazze, con la cordialità tipica dei giuliesi, erano lì a distribuire arrosticini ai ciclisti in transito.
Un’iniziativa che non solo ha strappato un sorriso ai corridori (e forse qualche caloria extra, ma di certo non avranno avuto problemi a bruciarla poco dopo), ma ha anche dimostrato l’ospitalità e la voglia di promuovere i prodotti tipici di questa terra.
Non è la prima volta, peraltro, che gli arrosticini diventano protagonisti durante il Giro. Un episodio simile era già accaduto nel 2023, in provincia de L’Aquila, durante la tappa “più gustosa” della carovana rosa: quella di Campo Imperatore.
La tradizione degli arrosticini al Giro d’Italia: non è la prima volta
In quell’occasione, come riportava Coldiretti L’Aquila, i ciclisti, passando di fronte a un agriturismo di Ofena, si erano trovati di fronte a centinaia di bandiere e striscioni gialli, pronti a ricevere al volo gli arrosticini preparati per loro. Un modo decisamente simpatico e, senza dubbio, indimenticabile per promuovere l’Abruzzo e le sue peculiarità agroalimentari in un evento seguito a livello internazionale.

Coldiretti aveva commentato l’iniziativa sottolineando come “l’ulteriore passaggio di oggi della carovana rosa in Abruzzo segna un momento di importante promozione per la regione, per le sue bellezze e per le sue eccellenze agroalimentari“.
L’arrosticino, definito “il cibo da strada per eccellenza“, si era trasformato per un giorno nel “cibo perfetto anche per gli sportivi sulle due ruote”. Un’occasione anche per ribadire l’importanza della carne sana e “made in Italy”, rilanciando la battaglia contro il cibo sintetico e chiedendo di accelerare l’iter per la legge contro il cibo da laboratorio.
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Insomma, il Giro d’Italia si conferma un palcoscenico unico per valorizzare le tradizioni locali. E l’Abruzzo, con i suoi arrosticini, sa bene come lasciare il segno.