Il conclave ha nominato il nuovo Pontefice erede di Francesco. La fumata bianca è arrivata intorno alle 18:10 al termine della quarta votazione
Ci sono volute quattro votazioni (come ai tempi di Ratzinger) per l’elezione del nuovo Papa. Alle 18:10 di giovedì 8 maggio la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina. Da Piazza San Pietro si è alzato sin da subito un grande applauso da parte dei fedeli e anche di semplici curiosi.

La Chiesa ha dato il via ad una sua nuova era e a guidarla sarà il cardinale Robert Francis Prevost. Il nuovo Pontefice ha scelto il nome di Leone XIV.
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Robert Francis Prevost, la biografia
Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Robert Francis Prevost ha avuto una educazione agostiniana. Dopo aver conseguito il diploma in filosofia presso l’università di Philadephia e il Bachelor of Science in scienze matematiche, ha deciso di intraprendere il percorso del noviziato per diventare sacerdote. Ordinazione che è arrivata nel 1982 proprio a Roma da parte del monsignor Jean Jadot.

Da questo momento in poi il Santo Padre ha iniziato un lungo percorso che lo ha visto anche in diverse missioni (soprattutto nell’America latina) sempre seguendo l’insegnamento di Sant’Agostino. L’ordinazione a vescovo è avvenuta nel 2014 da Papa Francesco. Il Pontefice poi nove anni dopo lo ha nominato cardinale (9 luglio 2023). A distanza di quasi due anni l’elezione a Pontefice decisa dal conclave.
L’elezione a Papa
Alle 18:10 di giovedì 8 maggio la fumata bianca dal comignolo della Santa Sede. Circa un’ora dopo il tanto atteso annuncio dell’Habemus Papa con l’annuncio di Prevost e la scelta di Leone XIV. La candidatura del cardinale americano, il primo statunitense a diventare Pontefice, era uscita molto forte dopo il primo giorno di conclave vista la sua vicinanza con il precedente Pontefice, ma anche l’impegno in diversi missioni durante la sua vita prima da sacerdote e poi da vescovo. Ora per lui l’apertura di una nuova era e guidare la Chiesa in un periodo non sicuramente facile.

Dalle sue parole si è capita la volontà di continuare sulla strada intrapresa da Francesco sulla pace e naturalmente anche completare le riforme che il suo predecessore ha iniziato negli ultimi 13 anni.