Abruzzo, agricoltori in rivolta: “La politica scelga da che parte stare”

Agricoltori abruzzesi in piazza contro i danni della fauna selvatica: sit-in in Regione per chiedere interventi urgenti e una presa di posizione politica chiara

La pazienza degli agricoltori abruzzesi è arrivata al limite. Oggi l’hanno fatta sentire forte e chiaro sotto le finestre del Palazzo dell’Emiciclo. Un sit-in di protesta, organizzato dalle principali sigle del settore – Cia, Confagricoltura, Copagri e Liberi agricoltori Abruzzo – ha portato alla ribalta un problema che, a quanto pare, sta diventando insostenibile: i danni causati dalla fauna selvatica.

Agricoltore
Abruzzo, agricoltori in rivolta: “La politica scelga da che parte stare” – Abruzzo.cityrumors.it

È ora che la politica abruzzese dica da che parte sta, se con gli agricoltori o con le associazioni ambientaliste“. Il tono di Dino Rossi, intervenuto alla manifestazione, non lascia spazio a interpretazioni. La frustrazione è evidente, così come la sensazione di essere lasciati soli di fronte a una vera e propria emergenza.

L’agricoltura è in ginocchio ed è a rischio anche la sicurezza stradale con la fauna selvatica, occorre intervenire, sono troppi i danni“, ha aggiunto Rossi, allargando il discorso anche alle recenti multe comminate nelle aziende dai carabinieri forestali, un ulteriore motivo di esasperazione per la categoria.

I motivi della manifestazione

La manifestazione, come detto, è stata un grido d’allarme corale. Gli agricoltori si sentono assediati da una fauna selvatica che considerano una “vera e propria piaga” per i loro campi, per i loro prati e, di conseguenza, per la tenuta economica delle aziende zootecniche e agricole.

Fauna selvatica
I motivi della manifestazione – Abruzzo.cityrumors.it

Danni ingenti ai raccolti, pascoli devastati, animali da allevamento predati. Una specie di bollettino di guerra che si aggiorna giorno dopo giorno e che rischia di mettere in ginocchio un settore fondamentale per l’economia regionale.

La richiesta alla Regione Abruzzo è chiara, servono interventi risolutivi. Non più promesse, non più palliativi, ma azioni concrete e immediate per arginare un fenomeno che sta sfuggendo di mano. Gli agricoltori chiedono misure efficaci per il controllo della fauna selvatica, ristori adeguati per i danni subiti e, soprattutto, una presa di posizione netta da parte della politica regionale.

LEGGI ANCHE… L’Aquila, gli agricoltori lanciano l’allarme: “Avanza la tubercolosi”

Vogliono sapere da che parte sta la Regione, se intende tutelare il loro lavoro e il loro futuro o se le ragioni della conservazione ambientale debbano prevalere a qualsiasi costo, mettendo a rischio un intero comparto produttivo. La protesta di oggi è solo l’ultimo atto di un disagio crescente. Un segnale forte e chiaro che la questione non può più essere ignorata.

Gestione cookie