La situazione al Milan necessita di una serie di opportune riflessioni. Bisogna lavorare già in ottica 2025/2026 e capire se Sergio Conceiçao sia o no l’uomo giusto. Cos’è che non convince.
Sergio Conceiçao non è sicuro di restare sulla panchina del Milan anche nella prossima stagione. La dirigenza rossonera ha fatto le cose in grande nel calciomercato di gennaio 2025, al punto che alcuni dei movimenti messi a segno in entrata possono essere considerati in tutto e per tutto come l’avere gettato le basi per un progetto importante. Gente come Santiago Gimenez e Joao Felix ha dimostrato di essersi calata abbastanza bene nella nuova realtà. E ci sono state delle cessioni, come quella del capitano Davide Calabria, che hanno assunto una enorme valenza significativa.

Al Milan si vuole voltare pagina, e certamente ci saranno altri addi importanti per autofinanziarsi. Ma anche per fare si che tiri una aria nuova nello spogliatoio. I prossimi indiziati all’addio sono Theo Hernandez e Rafa Leao, croce e delizia dei tifosi milanisti. Il loro addio potrebbe portare verosimilmente cento e più milioni di euro da potere reinvestire in sede di campagna acquisti.
Ma con ancora Sergio Conceiçao in panchina? Il portoghese è arrivato a stagione in corsa e, tempo due partite, è riuscito a vincere un trofeo, la Supercoppa Italiana. Ma l’ex ala destra di Lazio, Parma ed Inter tra fine anni Novanta ed inizio anni Duemila ha dimostrato di avere un temperamento fin troppo focoso. E che non sempre va bene per tenere la barra a dritta.
Milan e Sergio Conceiçao, ancora insieme oppure no?
Allenatori di polso come Conceiçao sono l’ideale in certe situazioni. Se però il nervosismo prende il sopravvento, non è certo detto che la cosa sia un bene. A dirla tutta poi, il Milan è comunque troppo balbettante in certe occasioni. Ed a cose buone continua a mostrarne altre meno buone. La sconfitta nell’andata della fase ad eliminazione diretta di Champions League in casa del Feyenoord è stata molto deludente. La ex squadra di Gimenez ha fatto sua la posta in palio all’andata. Per il Milan, uscire dalla competizione vorrebbe dire subire un danno economico non di poco conto.

Ed anche in virtù di ciò la posizione di Conceiçao è tutt’altro che sicura. I tifosi e la dirigenza si chiedono se il lusitano sia l’uomo giusto per guidare il Milan verso un futuro di successi. La mancanza di sintonia con Zlatan Ibrahimovic, una figura centrale nella squadra, non facilita il compito del tecnico. I dubbi sulla idoneità del buon Sergio a proseguire il progetto anche nei prossimi anni si fanno sempre più pressanti, e la pressione cresce di settimana in settimana.
Le aspettative nei confronti di Conceiçao sono elevate, soprattutto dopo un mercato invernale che ha portato volti nuovi e un rinnovato entusiasmo. Però la sua gestione della squadra e la comunicazione con i media sembrano non essere all’altezza delle aspettative. Situazioni come quella esplosa durante la conferenza stampa di Rotterdam, dove il tecnico ha mostrato nervosismo e frustrazione, sollevano interrogativi sulla sua capacità di gestire la pressione di un club così prestigioso.
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Quali sono gli aspetti che ancora non vanno
Il Milan, del resto, è una piazza esigente, e i risultati parlano chiaro. La media punti di Conceiçao è di 1.92, un valore solo leggermente superiore a quello del suo predecessore, Paulo Fonseca (ora al Lione) che si attestava a 1.75. Questa situazione evidenzia che, nonostante i cambiamenti, il club fatica a trovare una certa continuità e stabilità nei risultati. La dirigenza, in particolare, si aspetta una netta inversione di tendenza, sia in campo che nel comportamento del suo allenatore.

La prossima sfida per il Milan sarà la partita contro il Verona, dove la formazione potrebbe risentire delle assenze di alcuni giocatori chiave. Le scelte di Conceiçao saranno cruciali per il prosieguo della stagione e per ridurre le tensioni già palpabili all’interno dello spogliatoio. La squadra ha bisogno di unità e di un approccio più sereno per affrontare le difficoltà che si presentano.
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La capacità del tecnico di trovare una quadra tattica e di instaurare un buon rapporto con i giocatori sarà determinante. La dirigenza rossonera, guidata dalla volontà di tornare ai vertici del calcio italiano e internazionale, non potrà permettersi ulteriori passi falsi. Conceiçao, quindi, si trova nella posizione di dover dimostrare il suo valore e di tradurre in risultati concreti le promesse fatte al momento del suo ingaggio.