Nino Benvenuti è morto, addio alla leggenda del pugilato italiano. La carriera, la moglie, i figli e la malattia, tutto su questo grande campione.
Ci lascia un personaggio davvero straordinario che ha scritto pagine indelebili della storia dello sport italiano e non solo.

L’ex atleta, malato da tempo, si è spento a 87 anni, anche se non si sa molto visto che era un uomo davvero molto riservato e che si era fatto conoscere per quanto accaduto sul ring e non quello visto fuori.
Immediata è stata la risposta del mondo dello sport, con Giovanni Malagò, presidente del Coni, che sui social network ha voluto ricordarlo così “Sei entrato nell’Olimpo e hai dominato sul ring diventando una vera icona senza tempo. Hai conquistato il mondo vincendo i Giochi di Roma ’60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e allo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio. Ciao Nino, le tue gesta, il tuo sorriso, la tua classe rimarranno un marchio di fabbrica intramontabile. Sei stato un campione straordinario e rimarrai una leggenda per sempre, un mito”.
Chi era Nino Benvenuti?
Nino Benvenuti nasce a Isola d’Istria il 26 aprile del 1938, già a 13 anni inizia a nutrire la passione per il pugilato frequentando una piccola palestra allestita all’interno della sua stessa abitazione. Passa poi a un altro livello quando inizia ad allenarsi all’Accademia pugilistica di Trieste, raggiunta sempre in bicicletta.

Il suo primo successo ci porta al 1960 quando diventa campione olimpico dei pesi welter per poi diventare cinque anni dopo anche campione mondiale dei pesi superwelster. Sono anni di continua crescita e successi, infatti nel 1965 e nel 1967 vince anche il titolo di Campione europeo dei pesi medi e nel 1967 e 1970 quello mondiale nella stessa categoria.
Ancora oggi rimane l’unico pugile italiano ad aver detenuto, contemporaneamente, il titolo mondiale di due categorie di peso differenti. Nel 1992 è stato inserito, diventando il primo italiano, nella International Boxing Hall of Fame.
Dopo il ritiro ha perseguito la carriera anche di attore, debuttando in uno spaghetti western di Duccio Tessari, Vivi o preferibilmente morti, e quella di giornalista come commentatore RAI.
In vita si è sposato per due volte, nel 1961 con Giuliana Fonzari, dalla quale ha avuto Stefano, Macrì, Giuliano e Francesco oltre all’adozione di Soraya. Nel 1988 sposa Nadia Bertorello dalla quale ha Nathalie, il matrimonio tra i due lo celebra nientemeno che Gianfranco Fini.