Teramo, servizi sociali ancora nel caos. Solidarietà sul web e ultimatum di M5S

Mentre continua a propagarsi  su internet, anche oltreoceano, l’adesione spontanea all’iniziativa nata a seguito della contestata delibera comunale teramana sulla compartecipazione per i servizi di assistenza domiciliare per i disabili (#iostoconidisabili#), si è concluso questa mattina in Comune un tavolo tecnico per verificare i possibili correttivi da apportare al provvedimento.

Nonostante il primo cittadino Maurizio Brucchi abbia ammesso che in fase di scrittura del documento qualche errore sia stato fatto, non c’è stato alcun passo indietro in relazione alla richiesta avanzata dal Movimento 5 Stelle che aveva invitato Brucchi a rinviare la delibera a gennaio, in modo da poter avere tutto il tempo per rivedere i punti salienti e apportare le necessarie modifiche, senza gravare ulteriormente sulle famiglie.

Nessuna sospensione, dunque, ma solo qualche intervento tampone per andare incontro alle urgenze di alcuni disabili, trovatisi di colpo senza più alcun genere di sostegno. Innanzi tutto verrano verificate le posizioni di quanti, non potendo più usufruire del servizio comunale visto l’ingresso della nuova delibera avvenuto il primo agosto, hanno dovuto fare richiesta per avere l’Home Care Premium. Per loro è stato stabilito che già dall’inizio della prossima settimana gli uffici del Comune provvederanno a verificarne la situazione in modo da far recedere eventualmente il servizio dell’Inps e utilizzare quello comunale, visto che si può fare richiesta per un solo beneficio.

Per tutti gli altri, invece, è stato stabilito che nei prossimi giorni verrà fatto il riconteggio delle ore di servizio a disposizione, mentre il sindaco ha promesso che entro una settimana per loro, compresi coloro che sono stati costretti a rinunciarvi, saranno convocati per la redistrubuzione delle ore di assistenza.
Di certo finora c’è solo la volontà di voler rivedere i parametri con cui la compartecipazione dovrà essere calcolata, visto che il Comune aveva optato per un costo totale a carico delle famiglie per coloro che superavano il reddito Isee di 14 mila euro.

“Noi oggi continuiamo a chiedere che questo grande pasticcio deve essere revocato”, ha detto Fabio Berardini, consigliere comunale di M5S, “e che debba essere rinviata l’applicazione della compartecipazione al 1° Gennaio 2016. Il problema del Bilancio non esiste perché i soldi ci sono ed anche nel caso non bastassero è sicuramente possibile fare una variazione di bilancio. E se entro il3 settembre la situazione non verrà risolta e le famiglie non avranno avuto le ore di assistenza siamo pronti, insieme a tutte le altre forze politiche, associazioni e famiglie interessate, a manifestare platealmente e duramente il nostro dissenso verso questa assurda situazione”.

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