Pescara. Sono stati condannati dalla commissione disciplinare del Comune tre dei vigili urbani coinvolti nella vicenda che ha portato il comandante del Corpo, Carlo Maggitti, sotto i riflettori della trasmissione di Italia 1, Le Iene. Niente stipendio per 12 giorni, ma il sindaco minimizza: “Sono una bolla di sapone”.
Sospesi dal servizio, quindi niente paga, dai 9 ai 12 giorni per Angelo Volpe, Claudio Di Sabatino e Donato Antonicelli, i tre agenti di polizia municipale che avevano denunciato la vicenda della multa per divieto di sosta comminata al questore di Pescara, Paolo Passamonti, e poi “sparita”. I tre, insieme a un collega assolto dall’ufficio Provvedimento disciplinari, avevano catturato l’interesse anche dell’inviato Mediaset Matteo Viviani, giunti in città per chiedere conto al comandante Maggitti anche dell’inchiesta che ha portato Volpe davanti al tribunale, reo di aver rivelato atti sotto segreto d’ufficio al suo ex comandante, Ernesto Grippo.
Una magra figura per Maggitti, per il sindaco Alessandrini e per l’intero corpo municipale cittadino. Pertanto, come si legge nel provvedimento disciplinare intrapreso, “le dichiarazioni rese nell’intervista (rilasciata a Le Iene, Ndr.) che ha avuto un’ampia risonanza mediatica in campo nazionale, sono tali da ingenerare sfiducia nella capacità dell’ente di operare con efficienza e trasparenza nel rispetto delle regole e in favore della collettività, influendo negativamente sulla reputazione dell’ente”.
Accuse che sono state rivolte anche al comandante Maggitti per quanto a sua volta riferito a Viviani; scagionato, però, dalla Disciplinare già a marzo. Non così per i tre agenti, che ora si apprestano a fare ricorso al tribunale del lavoro, come consigliato anche dal sindaco Marco Alessandrini (a tutti gli effetti capo della polizia cittadina) che, in un’intervista al quotidiano Il Centro cerca di spegnere sul nascere la polemica parlando della vicenda come di “una bolla di sapone” e definendola una “sanzione minima nei confronti dei tre vigili, che poi possono sempre fare ricorso”.
Di tutt’altro avviso Maurizio Acerbo, ex-consigliere comunale di Rifondazione Comunista: “E’ vero che i vigili non saranno licenziati”, afferma, “ma per dei dipendenti comunali che non navigano certo nell’oro una sanzione del genere è assai pesante e soprattutto ingiusta”. Si uniscono al disappunto i consiglieri del M5S Pescara che commentano: “La collettività ha un senso critico e della giustizia ben diverso da quello degli attuali amministratori comunali che puniscono chi ha fatto il proprio dovere con l’incomprensibile giustificazione di aver ingenerato sfiducia nei confronti dell’ente comunale. Peccato che al governo di quello stesso ente ci sia un Sindaco che non rende pubblica un’ordinanza su un divieto di balneazione, mettendo potenzialmente a rischio la salute pubblica. Cosa avrà generato più sfiducia nell’ente? Chi fa il proprio dovere e denuncia eventuali abusi o chi, da Sindaco, nasconde la verità?”. “La loro colpa?”, aggiunge il consigliere regionale pentastellato Domenico Pettinari, “aver reso noto un privilegio di cui i normali cittadini non possono beneficiare ed ora, invece di essere premiati, vengono nuovamente puniti”.
TUTTA LA VICENDA IENE VS. MAGGITTI