Teramo, Brucchi fa “mea culpa” e presenta la nuova graduatoria per l’assistenza ai disabili

“Un buon amministratore sa fare un passo indietro, riconoscere i limiti e le criticità di una decisione presa e lavorare per correggerla a favore della cittadinanza”. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, comincia così la conferenza stampa nella quale è stata presentata questa mattina la nuova graduatoria per l’assegnazione dell’assistenza domiciliare ai disabili del territorio, che entrerà in vigore dal prossimo 2 novembre.

Una problematica che, a partire dallo scorso agosto, quando la delibera comunale sulla compartecipazione aveva suscitato polemiche e proteste da parte delle famiglie dei disabili, a quasi tre mesi sembra aver trovato un epilogo.

“Ci abbiamo messo forse qualche settimana in più del previsto”, continua il primo cittadino teramano, “ma siamo assolutamente convinti della necessità di adottare la compartecipazione per questi servizi. Abbiamo cercato di ascoltare tutti i suggerimenti che sono emersi durante i tavoli tecnici, inserendo dei parametri oggettivi per correggere meglio la graduatoria, innalzando il tetto dei parametri Isee e distribuendo in maniera più giusta le ore a disposizione”.

Come ha spiegato anche l’assessore alle politiche sociali, Valeria Misticoni, su 65 domande presentate, 56 utenti avranno il servizio. Per gli altri 9 che sono rimasti fuori dalla graduatoria, 3 hanno rinunciato, 2 si trovano in altre situazioni e non possono usufruire dell’assistenza e altre 2 domande non sono state accolte perché presentate fuori dai termini.

“In questo modo”, ha spiegato la Misticoni, “non ci sono più liste di attesa e abbiamo ampliato un servizio che negli anni si era un po’ cristallizzato. Inoltre, in attesa di conoscere il nuovo piano sociale regionale, questa nuova classificazione che ha tenuto conto della gravità delle disabilità con criteri oggettivi, sarà utile anche per il prossimo anno. E poi contiamo di riaprire periodicamente il bando in modo da monitorare costantemente le necessità di tutti e consentire anche a nuovi soggetti di usufruire del servizio”.

A seconda del punteggio che somma la valutazione fisica, effettuata da una equipe multidisciplinare della Asl di Teramo, e quella sociale fatta dagli assistenti del Comune, i disabili potranno, dunque, usufruire di 6, 12 e 18 ore di assistenza settimanale, con una compartecipazione che andrà da 1 a 5 euro l’ora per le famiglie non esenti.

Soddisfazione anche da parte delle associazioni dei disabili che, nonostante i disagi denunciati dalle famiglie interessate per la lunga attesa, finalmente possono ricominciare a vedere rispettati i propri diritti. Tuttavia qualche perplessità è stata mostrata per alcuni casi “critici” rimasti scoperti, per i quali si è provveduto ad acquistare dei voucher dell’Inps per sostenere in maniera temporanea le famiglie bisognose.

“Vista la delicatezza dell’argomento”, ha dichiarato Chiara Ciminà dell’associazione Teramo Solidale, “sarebbe opportuno che gli uffici comunali analizzassero caso per caso ciascuna richiesta, non limitandosi ad effettuare un semplice calcolo matematico ma tenendo conto anche di alcuni correttivi necessari per aiutare realmente le famiglie, tenendo conto dei singoli casi specifici”.

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