Pescara. L’Arta diserta la commissione del Comune sullo sversamento delle fogne in mare, Masci su tutte le furie: “Troppe ambiguità”.
“Non e’ accettabile che il legale rappresentante di un’Agenzia regionale come l’Arta risponda con un rifiuto netto all’invito a partecipare ad una riunione della Commissione di Controllo e Garanzia del Comune convocata per conoscere nel dettaglio gli accadimenti relativi agli ultimi sversamenti di liquami nel fiume (circa 30 milioni di litri) ed il grado di inquinamento registrato a mare”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Pescara Futura Carlo Masci che aggiunge: “E’ gravissimo che l’Organo regionale di verifica delle condizioni di inquinamento del mare e del fiume non ritenga doveroso informare i consiglieri comunali di quanto accade sul fronte inquinamento nella citta’ di Pescara, soprattutto considerando il livello di allerta dei cittadini su questo argomento in conseguenza delle vicende dei mesi scorsi sulla balneabilita’ del mare ed i silenzi, le omissioni, le falsita’ del sindaco Alessandrini.
“E’ ancora troppo vivo il ricordo del comportamento dell’Arta il 31.7.2015”, aggiunge Masci, “che, da una parte comunicava al Comune i dati sfavorevoli del mare con valori superiori fino a 10 volte la norma, dall’altra emanava un comunicato stampa in cui segnalava alla citta’ di essere all’oscuro di sversamenti di liquami al fiume e di non aver fatto analisi. Troppe ambiguita’ si sono manifestate nei comportamenti di Organi istituzionali e Agenzie regionali deputati alla salvaguardia della salute dei cittadini. Questi atteggiamenti di chiusura – osserva Masci – non migliorano il clima di sfiducia che aleggia oramai a Pescara, anzi alimentano preoccupazioni e dubbi sui modi in cui sono state gestite vicende come quella della balneabilita’ del mare che dovrebbero essere al primo posto nell’attenzione di chi amministra la nostra citta’. La Commissione continuera’ a lavorare costantemente su queste tematiche, controllando ogni atto amministrativo, a maggior ragione dopo aver toccato con mano gli effetti gravissimi della gestione improvvisata, incosciente e pericolosa tenuta fino ad oggi”, conclude il consigliere.