Pescara. Il vice sindaco Del Vecchio respinge le accuse sulla mancata attenzione circa le condizioni dell’Asse Attrezzato e le rispedisce a Sospiri: “La condotta di via Raiale è di competenza dell’Aca”.
Del Vecchio prova a fare chiarezza, dopo le polemiche successive alla redazione della perizia tecnica sul crollo dell’Asse Attrezzato, e replica al capogruppo di Forza Italia alla Regione, Lorenzo Sospiri, che ieri aveva accusato il Comune di non aver vigilato sulle crepe presenti da tempo sul tratto di strada crollato a Pasqua, proprio in coincidenza della condotta fognaria che porta le acque nere al depuratore di via Raiale. “L’opera che Sospiri mette in discussione”, ricorda il vice sindaco, “è stata realizzata tra il 1999 e il 2001 e collaudata nel maggio del 2003. Quella stessa opera nel 2005 è stata trasferita all’ATO n. 4 pescarese e per esso alla società ACA, insieme a tutta la struttura del Servizio Idrico integrato del Comune di Pescara. Il tutto in virtù sempre di una deliberazione, la n. 22 del 27 dicembre 2002 dell’allora Amministrazione di centrodestra a guida del sindaco Carlo Pace”.
“Le risultanze della perizia”, prosegue Del Vecchio, “chiamano in causa per un verso l’Anas e per una concausa il fattore determinato dall’appesantimento della struttura dell’asse attrezzato, per via di quel progetto di realizzazione della condotta delle acque reflue”.
“Abbiamo tutelato immediatamente l’Ente comunale”, aggiunge il vice sindaco, “attraverso la costituzione in giudizio avverso altri soggetti e chiamando in causa anche la compagnia assicuratrice per le eventuali richieste di risarcimento danni che pure ne potrebbero derivare dopo i fatti di aprile e a seguito proprio della relazione del Ctu, attiveremo ulteriori chiamate in causa di quanti potrebbero aver ingenerato gli effetti determinatisi nella notte fra il 5 e il 6 aprile 2015”.