Pescara, tutto il Pd per l’Aeroporto d’Abruzzo

CIMG6305Pescara. “Ma il governatore Chiodi dov’è?” Questa la domanda che i rappresentanti provinciali e comunali del Pd si sono posti questa mattina, durante la conferenza stampa sulla situazione dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo. All’incontro erano presenti il segretario regionale, Silvio Paolucci, il segretario provinciali, Antonio Castricone, il capogruppo alla Provincia di Pescara Antonello Linari, il capogruppo Marco Alessandrini e il consigliere Moreno Di Pietrantonio e e dal dirigente ed esperto di trasporti, Aurelio Giammorretti.

Il Pd denuncia una “forte e inaccettabile disattenzione alle problematiche legate all’aeroporto da parte della Regione, della Provincia e anche del Comune”. E poi il mancato finanziamento per tutto il 2009, non tenendo quindi fede al piano industriale, approvato nel 2001, stipulato tra la Regione e la SAGA (società di gestione dell’aeroporto) che prevedeva, fino al 2013, il raggiungimento dell’obiettivo di 800 mila passeggeri, soglia che avrebbe garantito una gestione in autosufficienza senza necessità di ulteriori contributi regionali. Inoltre la Regione, con lo stesso piano, firmava anche un programma di sostegno che si sostanziava in un piano marketing di valorizzazione e internazionalizzazione, con uno stanziamento di circa 4.500.000 euro l’anno. Sono stati investiti dal 2001 già 18 milioni di euro in questo piano e la paura dei consiglieri è quella di rendere nulli gli sforzi fatti finora.
“Si parla di far diventare lo scalo di Pescara un’appendice degli aeroporti di Roma, con atterraggio di charter ed il riesporto dei passeggeri verso la capitale, o addirittura, di chiudere l’aeroporto per fare non si capisce bene cosa”. Continuano i consiglieri, “non è possibile danneggiare l’immagine e la credibilità di un’infrastruttura così importante solo per conflitti politici, spartizione di poltrone o per altre motivazioni forse inconfessabili”. Gli esponenti del Pd hanno poi illustrato i vantaggi che un importante struttura come quella dell’aeroporto fornisce alla città di Pescara, “vantaggi non solo legati al turismo ma soprattutto all’incremento dell’economia generale e alla propagazione di un immagine positiva della nostra regione e della nostra città”. Il Pd chiede che non venga quindi bloccato il piano industriale, ma che venga invece ripristinato il finanziamento destinato all’aeroporto, e annunciano inoltre che al prossimo Consiglio Comunale, dove si esprimerà anche l’assessore regionale al bilancio Masci, fino ad ora contrario al sostegno economico al piano di sviluppo, presenteranno un ordine del giorno per l’impegno a sostegno dell’aeroporto di Pescara.

Regione Abruzzo. Nel frattempo, la Regione Abruzzo rende noto che procederà per il 2010 La Regione alla ricapitalizzazione della società Saga, ossia alla ricostituzione del suo capitale sociale e che farà un grande sforzo per sostenere il piano marketing con una variazione di bilancio per reperire i fondi necessari. “Occorre un piano di sviluppo sostenibile che possa garantire prospettive di crescita reali” fa sapere a questo proposito Gianni Chiodi, presidente della Regione, “un’analisi seria e rigorosa e un impegno forte e condiviso per offrire prospettive di espansione e competitività. E’ auspicabile il coinvolgimento di tutto il sistema camerale per il sostegno al piano marketing e, in generale, al piano di sviluppo della società e dell’aereoporto. Su questo si dovrà aprire un tavolo di confronto con la massima urgenza.

“E’ necessario” ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo “prima di tutto accertare quali siano i voli di utilità turistica che garantiscano effettive presenze sul territorio e quali di utilità commerciale e industriale che, ovviamente, vanno supportati in maniera diversa. Ove occorre, dovranno essere eliminati i cosiddetti ‘rami secchi’. Ecco perché servono scelte condivise che consentano di innovare l’attuale operatività per far conoscere all’estero l’immagine della nostra terra e le nostre ricchezze, incrementando non solo l’interesse turistico, ma anche quello più strettamente commerciale”. 

 

 

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