Pensioni Aprile 2025, anticipazione del cedolino: arrivano gli aumenti, ma bisogna richiederli

Importanti novità per quanto riguarda le pensioni: ad aprile arriveranno gli aumenti ma non saranno automatici. Vediamo come fare richiesta per non perdere un bel po’ di soldi.

Quando parliamo di pensioni, pensiamo subito al peggio e, molto spesso, tutti i torti non li abbiamo. Da inizio anno ad oggi – e siamo ancora a metà marzo – i pensionati di stangate ne hanno già ricevute tante. La prima – forse la più pesante – la rivalutazione degli assegni ferma allo 0,8% nonostante l’inflazione sia tornata a salire dell’1,7%.

uomo di profilo che sorride e guarda lontano in mezzo alla natura
Pensioni Aprile 2025, anticipazione del cedolino: arrivano gli aumenti, ma bisogna richiederli/Abruzzo.cityrumors.it

Questo significa che il potere di acquisto di milioni di persone crollerà progressivamente nel corso di quest’anno aumentando le difficoltà. E tutto questo si aggiunge al fatto, già di per sé allarmante, che le pensioni italiane sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea mentre nel nostro Paese il costo della vita continua a salire.

La seconda stangata non da poco sono le addizionali regionali e comunali che, come ogni anno, a marzo vengono a bussare alla porta e, a seconda del posto in cui si vive, possono incidere in misura significativa sull’assegno mensile dell’Inps. Ad aprile, finalmente, arriverà una buona notizia.

E non si tratta solo dell’arrivo della Primavera ma di un bell’aumento sulle pensioni. Aumento che non si limiterà solo al mese di aprile ma anche a quelli successivi. Aumento che aiuterà ad arrivare alla fine del mese con un po’ più di tranquillità. Ma attenzione: questo nuovo incremento non sarà automatico, sarà necessario fare richiesta o si perderanno tutti i soldi a cui si avrebbe diritto

Pensioni di Aprile: arrivano gli aumenti

Ad aprile, finalmente, arriveranno gli aumenti e non si tratterà di aumenti di pochi euro ma di incrementi significativi, che faranno una bella differenza  soprattutto per chi ha una pensione bassa. Ma attenzione: l’Inps non li accrediterà automaticamente sulla pensione. Dovranno essere richiesti seguendo una procedura ben precisa.

calcolatrice circondata da soldi
Pensioni di Aprile: arrivano gli aumenti/Abruzzo.cityrumors.it

In un contesto di inflazione che torna a salire, rialzi sui beni di prima necessità e bollette alle stelle, va da sé che la parola “aumenti” faccia sempre rallegrare. E, infatti, aprile sarà connotato da pensioni più alte ma solo a patto di fare espressa richiesta all’Inps oppure si perderanno un mucchio di soldi.

Molti pensionati, infatti, non sono a conoscenza di tutti i loro diritti ed è per questo che, a volte, si ritrovano ad avere un assegno mensile più basso – talvolta parecchio più basso – di quello che spetterebbe loro. In particolare alcuni pensionati ad aprile potrebbero ricevere 96 euro in più.

Questi incrementi sono legati ad un cambio del coefficiente di trasformazione, cioè il numero – associato all’età anagrafica – che viene moltiplicato per l’insieme dei contributi che una persona versa nell’arco di tutta la sua carriera e che determina l’importo della pensione che poi si andrà a ricevere ogni mese. Molti potrebbero avere diritto ad un coefficiente di trasformazione più alto ma non lo sanno.

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Pensioni di Aprile: ecco come avere gli aumenti

Ad Aprile molti pensionati potrebbero ricevere un assegno Inps più ricco di 96 euro: una cifra che non cambierà la vita ma che aiuta a fare la spesa o a pagare le bollette con più tranquillità. Ma questi aumenti devono essere richiesti: l’Inps non li riconosce in automatico.

persone anziane sedute su una panchina in un parco
Pensioni di Aprile: ecco come avere gli aumenti/Abruzzo.cityrumors.it

Come spiegato nel paragrafo precedente, gli incrementi di aprile sono legati ad un cambio del coefficiente di trasformazione che è un fattore determinante per l’importo della nostra pensione: più alto è e meglio è. Un lavoratore che ha 67 anni e un montante contributivo pari a 300.000 euro potrebbe passare da un coefficiente di trasformazione pari a  5,608% a uno pari a 5,808% se ha fino a due figli.

Il coefficiente di trasformazione arriverà addirittura al 6,024% se il lavoratore in questione ha più di due figli. Questo aumento del coefficiente di trasformazione comporterà aumenti significativi sull’importo della pensione e non solo ad aprile ma tutti i mesi per il resto della propria vita.

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Attenzione: questo beneficio non può essere fruito da tutti ma si rivolge soltanto ai lavoratori contributivi puri, cioè coloro che non hanno versato contributi prima del 1996. Come precisato, questi incrementi devono essere richiesti. Come? E’ molto semplice: occorre indicare correttamente i dati relativi ai figli nella domanda di pensione.

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