Dopo una attenta analisi, è stata comunicata la classifica dei paesi più corrotti al mondo: ecco qual è la posizione dell’Italia.
Secondo quando emerge dall’Indice di percezione della corruzione (CPI), pubblicato da Transparency International, i livelli di corruzione rimangono allarmanti non solo in Italia ma in tutto il mondo e la lotta alla corruzione sta purtroppo perdendo slancio in tantissime nazioni, che si trovano in una posizione di estrema difficoltà nell’affrontare questa grave situazione.

Il rapporto citato ha messo in evidenza gravi livelli di corruzione in tutti i paesi del mondo, con oltre due terzi delle nazioni che registrano punteggi inferiori al 50%, un dato veramente preoccupante. La media globale dell’indice rimane a una percentuale di 43, evidenziando l’urgente necessità di agire tempestivamente per combattere la corruzione.
L’indice di percezione della corruzione (CPI) classifica 180 paesi e territori in tutto il mondo in base al livello percepito di corruzione nel settore pubblico. I risultati ufficiali sono presentati su una scala da 0 (molto corrotto) a 100 (per niente corrotto). Sebbene 32 paesi abbiano ridotto in modo significativo i loro livelli di corruzione dal 2012 ad oggi, c’è ancora molto lavoro da fare per i governi.
Quali sono i 10 paesi più corrotti del mondo: la classifica
I risultati del CPI hanno messo in evidenza quali sono i paesi che resistono e quelli che continuano a trovarsi in difficoltà. Un problema pervasivo che si insinua in tutti i settori e in tutti gli strati della società. Andiamo a conoscere nel dettaglio la classifica dei paesi maggiormente colpiti, così da scoprire anche qual è la posizione dell’Italia.

Entrando nello specifico, in cima alla classifica troviamo la Somalia, con un punteggio di 11 su 100. I risultati non fanno altro che evidenziare una necessità assoluta e imperante di modificare all’istante il sistema alle radici così da promuovere la prosperità del territorio. In seconda posizione con punteggio di 13 troviamo la Siria, territorio di conflitto, dove la corruzione è devastante sul tessuto sociale.
Lo stesso punteggio della Siria è stato dato anche al Sud Sudan e al Venezuela, entrambe nazioni che hanno una necessità imperante di rivedere e riorganizzare il proprio sistema. Lo Yemen si è classificato alla quinta posizione con un punteggio di 16, il cui indice CPI evidenzia le conseguenze terrificanti della corruzione su una popolazione dilaniata già dalle crisi umanitarie e dalla guerra civile.
In molti rimarranno sorpresi nel sapere che alla sesta posizione c’è la Corea del Nord, con un CPI di 17, noto per essere un regime impenetrabile. Questa sua scelta di isolarsi dal resto del mondo non fa altro che aggravare le sfide della corruzione. Il medesimo punteggio lo ha ottenuto il Nicaragua, il cui livello di corruzione intossica tutto il paese, influenzando negativamente la fiducia della popolazione.
Il punteggio di 17 è stato dato anche ad Haiti, l’indice ha messo in evidenza che nel paese la corruzione è così consistente da rallentare la ripresa e lo sviluppo. Sempre con lo stesso punteggio, alla nona posizione troviamo Guinea Equatoriale, nonostante sia considerato un paese ricco per le riserve petrolifere. A chiudere la top ten della classifica c’è il Turkmenistan con un punteggio di 18.
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Classifica dei paesi più corrotti del mondo: la posizione dell’Italia
Nella lotta globale contro la corruzione, anche l’Italia si trova a dover affrontare per forza di cose le sfide particolarmente urgenti. L’Indice di percezione della corruzione (CPI), che come detto è stato pubblicato da Transparency International, fornisce un quadro piuttosto dettagliato al modo in cui le nazioni stanno affrontando questo problema endemico.

L’Italia fortunatamente, come abbiamo avuto modo di vedere, non si trova nella top ten dei paesi più corrotti del mondo, ed è riuscita a sfuggire anche alla classifica delle top 30 e top 50. Tuttavia, tra i 180 paesi coinvolti è rientrata nella top 100, ottenendo il 56° posto con 54 punti.
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Secondo quanto stabilito da Transparency International, il punteggio inferiore a 50 suggerisce che un paese soffre di gravi problemi di corruzione. Sebbene l’Italia sia al di sopra di questa soglia, non si può considerare “salva” al 100% e c’è bisogno ancora che lavori per debellare definitivamente questo grave problema.