Springsteen e McCartney, leggende a Liverpool: sul palco insieme per omaggiare i Beatles

Bruce Springsteen e Paul McCartney si sono esibiti insieme sul palco di Anfield a Liverpool, i due artisti hanno infiammato il pubblico con le cover di Can’t Buy Me Love e Kansas City. È l’ennesimo capitolo di una lunga amicizia tra due giganti della musica.

Un momento probabilmente destinato a entrare nella storia del rock: sabato scorso, 8 giugno 2025, sul palco dello stadio Anfield di Liverpool, Bruce Springsteen ha chiamato accanto a sé Paul McCartney per suonare insieme due brani iconici, uno dei Beatles e una cover che appartiene alle radici del rock’n’roll.

Bruce Springsteen ospita Paul McCartney
Bruce Springsteen, a breve a MIlano per due attesissimi show – Credits ANSA (abruzzo.cityrumors.it)

L’esibizione, avvenuta durante i bis della seconda delle due date di Liverpool di Springsteen, ha sorpreso e commosso il pubblico, trasformando il concerto in un evento simbolico e potente, nel cuore della città che ha dato vita al mito dei Fab Four.

Springsteen e McCartney, gli splendidi veterani

Paul McCartney, 82 anni, è salito sul palco accolto da un autentico boato. L’ex Beatles ha abbracciato The Boss con affetto e insieme hanno dato vita a una versione decisamente energica di Can’t Buy Me Love, uno dei brani più famosi del repertorio dei Beatles. A seguire, la travolgente Kansas City, brano reso celebre da Little Richard e ripreso poi dalla band di Liverpool in numerose occasioni dal vivo nei primi anni Sessanta.

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L’incontro sul palco di Liverpool tra Springsteen e McCartney non è il primo: la loro lunga amicizia musicale ha già regalato sorprese in passato. Memorabile l’esibizione congiunta a Glastonbury nel 2022 e quella, più lontana nel tempo, ad Hyde Park nel 2012.

Due vecchi amici

“Abbiamo pensato che questa città meritasse qualcosa di speciale”  ha detto Springsteen prima di introdurre Macca al pubblico di Anfield. McCartney, sorridendo, ha risposto: “Non potevo perdermi la serata, Bruce!”. E i due si sono scambiati sguardi compiaciuti e divertiti, pacche sulle spalle e strette di mano, prima di iniziare a suonare.

La folla ha reagito con un entusiasmo travolgente, trasformando lo stadio in un coro unico. Molti fan si aspettavano una sorpresa dopo che, il giorno precedente, McCartney e Springsteen erano stati avvistati insieme al Liverpool Institute of Performing Arts, fondato dallo stesso McCartney negli anni Novanta con tutta una serie di donazioni e pezzi unici appartenenti alla storia della sua band.

Il tour europeo di Springsteen accende l’Inghilterra

L’apparizione di McCartney ha impreziosito una tournée già densa di momenti significativi. Il “Land of Hope and Dreams Tour” di Bruce Springsteen ha preso il via da Manchester il 14 maggio e proseguirà fino al 3 luglio, data di chiusura prevista allo stadio di San Siro a Milano.

A Liverpool, il rocker americano ha toccato uno dei momenti più alti della tournée, anche per la carica emotiva legata alla città simbolo della British Invasion. “È qui che tutto è cominciato – ha detto Springsteen – ed e per me un onore suonare dove i Beatles hanno lasciato un segno eterno”.

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Durante il primo dei due concerti ad Anfield, il 5 giugno, Springsteen ha anche lanciato un messaggio politico diretto al suo Paese, introducendo il brano Rainmaker con parole molto pesanti nei confronti di Donald Trump, già pesantemente criticato anche nel corso delle sue esibizioni precedenti: “Quando in un Paese si creano le condizioni ideali per un demagogo, potete scommettere che uno arriverà. Questo brano è per il caro leader d’America” ha detto il Boss senza mai nominare il nome di Trump.

Springsteen e McCartney
Springsteen e McCartney insieme sul palco a Liverpool – Credits Instagram @rockoriginalfan (abruzzo.cityrumors.it)

Springsteen e McCartney, un sodalizio nato sul palco

L’incontro fra Springsteen e McCartney non è solo artistico, ma anche umano. Nel 2012, a Hyde Park, si erano esibiti insieme  con I Saw Her Standing There e Twist and Shout ma in quell’occasione l’organizzazione interruppe l’esibizione a causa del superamento dell’orario consentito. Un autentico sacrilegio che scatenò immani polemiche… “Da quando l’Inghilterra è diventata uno Stato di polizia?”, commentò sarcastico Steven Van Zandt, storico chitarrista della E Street Band.

Nel 2022, i ruoli si invertirono: fu Springsteen a raggiungere McCartney sul palco del MetLife Stadium in New Jersey, durante Get Back Tour, per suonare Glory Days e I Wanna Be Your Man. Pochi giorni dopo, toccò a Paul restituire il favore sul palco di Glastonbury, chiudendo un cerchio musicale che continua ad arricchirsi anno dopo anno.

Politica e musica: la voce di Bruce non si spegne

Durante il tour 2025, Springsteen non ha mai nascosto le sue opinioni politiche. Fin dalla prima tappa a Manchester, ha criticato apertamente l’ex presidente americano Donald Trump, definendo il governo statunitense “corrotto, incompetente e traditore”.

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Dichiarazioni che hanno attirato la risposta dello stesso Trump, che ha bollato Springsteen come “sopravvalutato… un artista senza talento, arrogante e fastidioso”.

A dispetto delle polemiche, Bruce continua a usare la musica come veicolo di riflessione: “La mia idea di America non è quella che ci stanno lasciando oggi. Ma la speranza resta. Per questo si chiama ‘Land of Hope and Dreams’…”, ha detto anche a Liverpool, ricevendo una lunga ovazione.

Il tour si chiude a Milano

Il Land of Hope and Dreams Tour si concluderà con i concerti di San Siro del 29 giugno e del 3 luglio, tappe che si preannunciano storiche e che potrebbero anche essere le ultime nella lunga storia d’amore condivisa da Springsteen e dall’Italia.

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