Nuovo clamoroso addio per la Rai nelle ultime ore. Uno dei suoi volti noti ha chiuso con il servizio pubblico: l’incredibile decisione.
Non si sono di certo fermate qui le rivoluzioni in casa Rai. Il servizio pubblico ha stravolto il palinsesto nel corso di questa stagione televisiva, con diversi addii inaspettati e decisioni che hanno fatto storcere il naso al pubblico a casa. Adesso un nuovo clamoroso addio ha scosso la televisione pubblica: da lui nessuno se l’aspettava.
Non c’è di certo pace per la Rai nel corso di questa nuova stagione televisiva. Sono diverse le rivoluzioni che sono arrivate con il nuovo palinsesto del servizio pubblico e tra queste troviamo anche quelle riguardanti alcuni programmi e soprattutto l’addio di alcuni volti noti. Infatti abbiamo visto come Flavio Insinna, nonostante gli ottimi ascolti della sua Eredità, sia stato costretto a fare spazio a Pino Insegno che è tornato sul piccolo schermo con “Il Mercante in Fiera”.
La scelta però non ha ripagato ed anzi ha creato non pochi malumori da parte del pubblico. La conferma a tutto ciò sta proprio nella risposta che gli spettatori hanno dato al programma che fatica ad arrivare al 2% di share. Nonostante ciò la Rai ha dato fiducia incondizionata al presentatore anche se i risultati al momento non sono incoraggianti. In queste ore però la Rai è stata sconvolta da un altro addio clamoroso come quello di Corrado Augias.
Rai, c’è un altro clamoroso addio: Corrado Augias saluta il servizio pubblico
Un vero e proprio addio clamoroso ha sconvolto la Rai nelle ultime ore, con Corrado Augias che ha deciso di fare le valigie dopo 63 anni di lungo ed onorato servizio. La decisione è stata resa pubblica attraverso una lettera aperta publicata su La Repubblica in cui ha spiegato tutte le ragioni che lo hanno portato a prendere questa decisione. A spingere Augias a lasciare c’è anche una polemica nei confronti del Governo che secondo lui sta esercitando un’influenza eccessiva sulle decisioni della Rai.
Infatti Augias nel dire addio al servizio pubblico ha sottolineato due fattori principali. In primo luogo ha menzionato il dilettantismo, le scelte sconsiderate e l’egemonia culturale che regna nella gestione dell’azienda. Successivamente Corrado Augias ha accusato il governo Meloni di intromettersi pesantemente nelle scelte della Rai. Per il giornalista queste interferenze sono un tentativo di cambiare la narrativa fondamentale che ha sostenuto la Repubblica Italiana sin dalla sua nascita, come la promulgazione della Costituzione.
Questo compito per Augias è inopportuno e così dopo 63 anni lo scrittore e giornalista ha deciso di lasciare il servizio pubblico, accusandolo di peccare di arroganza. Nonostante questo il giornalista continuerà a lavorare in televisione dopo essersi unito al Gruppo Cairo, trasferendosi quindi a La7. Sul settimo canale Augias prenderà parte ad un nuovo programma intitolato “La Torre di Babele” in cui affronterà temi storici in relazione all’attualità ed al mondo contemporaneo, dando vita ad un nuovo capitolo della sua carriera televisiva.