Google ha già avviato la sperimentazione di un semaforo intelligente in grado di ridurre il traffico urbano e le emissioni di Co2: come funziona.
In quasi tutte le città del mondo il traffico urbano rappresenta un problema serio, soprattutto nei grandi centri. Gli ingorghi stradali non sono solo una complicazione per gli automobilisti, ma aumentano anche l’inquinamento atmosferico.
Sono diverse le soluzioni che le amministrazioni locali stanno cercando per provare a limitare il traffico sulle strade. Fra queste potrebbe rientrare quella su cui sta lavorando Google che da qualche anno ha iniziato a progettare Green Light, un semaforo che utilizzando l’intelligenza artificiale potrebbe limitare gli ingorghi e le emissioni di anidride carbonica. La sperimentazione è stata già avviata in alcune grandi città con ottimi risultati.
Green Light, il semaforo di Google che riduce il traffico e l’inquinamento
L’intelligenza artificiale potrebbe risolvere il problema del traffico urbano riuscendo anche a limitare le emissioni di Co2 nell’aria. Come? Grazie ad un semaforo intelligente progettato da Google e ribattezzato Green Light.
Il progetto, come spiega la stessa azienda, nasce nel 2020 da una banale conversazione tra l’ingegnere informatico Dotan Emanuel e la moglie. Quest’ultima, parlando con il marito a cena, aveva lamentato il fatto di essere frustrata dal fatto che i semafori costringono i veicoli a fermarsi anche quando gli incroci sono completamente liberi. Da qui, l’idea dell’ingegnere di trovare una soluzione al problema: un semaforo che ottimizzasse la circolazione stradale riducendo anche l’inquinamento atmosferico.
Green Light, sfruttando, come già anticipando, l’intelligenza artificiale, analizza il flusso di traffico agli incroci e, coordinandosi anche con i semafori adiacenti, riesce a regolare i tempi di fermata e di ripartenza. In questo modo si possono ridurre i tempi di attesa ai semafori che generano molte emissioni.
Dal 2021, i nuovi “semafori intelligenti” sono stati sperimentati in oltre 70 incroci di 12 grandi città di tutto il mondo, tra cui Rio de Janeiro, Seattle, Bengaluru e Boston ottenendo ottimi risultati. I primi dati, che vengono costantemente monitorati dal team dell’azienda di Mountain View per introdurre eventuali modifiche al dispositivo così da migliorarlo, hanno dimostrato che Green Light può ridurre le fermate inutili agli incroci sino al 30% e le emissioni fino al 10%.
L’obiettivo, spiega Google, è quello di estendere il progetto a centinaia di centri di tutto il mondo durante i prossimi anni così da contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e aumentare la qualità di viaggio degli automobilisti.