Pescara, coda infinita al Pronto Soccorso. Esplode la protesta dei pazienti

Sono giornate ad altissima tensione quelle che si stanno verificando nel nosocomio della città abruzzese a causa della lentezza nelle procedure mediche che creano attese lunghissime

Il sovraffollamento del Pronto Soccorso di Pescara solleva preoccupazioni tra cittadini e autorità, richiedendo interventi urgenti per garantire un servizio sanitario efficiente e accessibile a tutti. Un problema che ha portato all’intervento anche della Regione Abruzzo, costretta a sollevare il problema nei confronti delle autorità locali per cercare di trovare una soluzione a un problema che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario della città abruzzese.

Pescara
Pescara, coda infinita al Pronto Soccorso. Esplode la protesta dei pazienti – Abruzzocityrumors.it

Una situazione oramai insostenibile per i cittadini che hanno bisogno delle cure dell’ospedale, oltre che ingestibile per lo stesso personale del pronto soccorso costretto ad affrontare giornate caotiche e di proteste da parte dei cittadini. Un problema da mesi al centro dell’attenzione da parte di tutte le forze politiche con esposti presentati anche alle autorità competenti. Perchè al di là delle polemiche resta cruciale la necessità di intervenire rapidamente per garantire assistenza ai pazienti.

Sistema sanitario al collasso

Fino a nove giorni di attesa, poiché quando il personale chiama i reparti, spesso riceve la risposta che non ci sono posti letto disponibili. Questa l’assurda situazione che si vive oramai da troppo tempo al Pronto soccorso di Pescara. Questo quadro preoccupante riflette le difficoltà generali del sistema sanitario regionale e le conseguenze delle scelte politiche.

Pronto soccorso
Sistema sanitario al collasso – Abruzzocityrumors.it

Sulla delicata questione che sta vivendo il nosocomio di Pescara è intervenuto oggi anche il vice presidente del consiglio Regionale, Antonio Blasioli, proprio per sottolineare le criticità relative al pronto soccorso pescarese. “Pazienti dislocati per giunta su barelle di fortuna, senza alcuna privacy, senza un campanello per poter chiamare gli infermieri, senza l’ossigeno accanto, senza travi testaletto, senza poter contare nemmeno sul conforto dei propri cari, dato che l’accesso a questi spazi improvvisati è limitato a una sola ora alla sera, anche nel caso di persone anziane e non autosufficienti”, queste le parole di denuncia del vice consigliere all’uscita del pronto soccorso. Condizioni davvero al limite che minano il diritto alla salute e finiscono anche per vanificare gli sforzi del personale sanitario, costretto a lavorare in un contesto impossibile.

Condizioni al limite

Secondo Blasioli, il Pronto Soccorso rappresenta un’istantanea delle problematiche che affliggono l’intero sistema sanitario abruzzese. La struttura è sovente costretta a gestire tempi di attesa che superano le 12 ore prima di garantire un posto letto, un tempo che dovrebbe essere considerato un’eccezione piuttosto che la norma. Per questo, secondo il vice consigliere c’è bisogno di richiamare l’attenzione “del Governo regionale, del presidente Marsilio e dell’assessore Verì, sollecitando il loro intervento su quella serie di concause che determinano il sovraffollamento dei Pronto Soccorso e si ripercuotono su chi ci lavora”. 

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Condizioni al limite – Abruzzocityrumors.it – Youtube

Ma la risposta della Asl locale non si è fatta attendere e in una nota ha voluto specificare che “il problema del sovraffollamento non riguarda solo il Pronto Soccorso, ma è necessario intervenire sia prima dell’accesso in Pronto Soccorso, potenziando i servizi territoriali, come l’Assistenza Primaria, sia considerando la complessità della gestione del ricovero in situazione di carenza di posti letto nelle Medicine Interne e in Geriatria, nonché la difficoltà della dimissione protetta, considerando le problematiche pluridecennali nel percorso ricettivo del territorio sugli anziani.”

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