Città Sant’Angelo. Il Gruppo di Investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Tributaria de L’Aquila ha sequestrato e confiscato immobili e terreni riconducibili ad una nota famiglia di etnia Rom di Pescara. Si tratta di tre immobili ad uso residenziale e commerciale, situati a Città Sant’Angelo, del valore complessivo di 1,5 milioni di euro.
Destinatario del provvedimento è Amelia Guarnieri, di 52 anni, di Città Sant’Angelo già condannato nel 2007, con sentenza definitiva, dalla Corte d’Appello di L’Aquila per tentata estorsione continuata.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Pescara su richiesta della Procura Generale della Corte d’Appello de L’Aquila al termine delle indagini condotte dai finanzieri aquilani.
Indagini che hanno perlustrato, sotto l’aspetto economico patrimoniale, il tenore di vita della Guarnieri, dimostrando che l’acquisto del complesso immobiliare è avvenuto da parte di quest’ultima, in assenza totale di redditi leciti.
Infatti, all’epoca della transazione, era il 1992, la Guarnieri non aveva dichiarato alcun reddito al fisco mentre, nell’anno successivo si è limitata a dichiarare poco più di 2 milioni di vecchie lire.
In questi casi, la normativa antimafia, in presenza anche di sentenze passate in giudicato per gravi reati tipici della criminalità organizzata ed a fronte di un evidente squilibrio tra patrimonio nella disponibilità dei condannati, anche tramite prestanomi, e redditi leciti, prevede l’applicazione del provvedimento.