Regione Abruzzo, due milioni e mezzo per il reinserimento lavorativo dei detenuti

carcere_genericoSostenere l’inserimento lavorativo dei detenuti e degli ex detenuti e rafforzare le misure di inclusione sociale per le categorie a rischio emarginazione. Questo l’obiettivo dei nuovi progetti promossi dalla Regione Abruzzo, nell’ambito del Progetto speciale multiasse del Fondo Sociale Europeo, il cui avviso sarà pubblicato sul BURAT Speciale n. 76 del 2 dicembre.

“Con circa due milioni e mezzo di euro” spiega l’Assessore al Lavoro e Politiche Sociali Paolo Gatti “finanzieremo interventi volti alla realizzazione di percorsi integrati di formazione per il reinserimento socio-lavorativo di detenuti, ex-detenuti, di giovani adulti e di minori, che si trovano sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.

Le candidature, da parte delle Associazioni Temporanee di Scopo, potranno riguardare due tipologie d’intervento: la prima, a favore dei detenuti sul territorio regionale, è dedicata a iniziative volte all’acquisizione di qualifiche professionali, mediante una certificazione delle competenze, da registrarsi sul cosiddetto Libretto Formativo del Cittadino o, per coloro che sono in regime di esecuzione penale esterna o che si trovano sul finire del periodo di reclusione, a servizi di orientamento al lavoro e inserimento in contesti lavorativi mediante work experience. La seconda tipologia è, invece, pensata per i minori e per i giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e richiede una progettazione di percorsi integrati finalizzati al re-inserimento socio-lavorativo degli stessi attraverso una partecipazione diretta ad attività formative ed occupazionali.

“L’attivazione di percorsi di transizione pena-lavoro” aggiunge Gatti “insieme con il superamento di quei processi di esclusione sociale, permettono di trasformare la condizione detentiva in un’occasione preziosa di maturazione e ri-progettazione della propria esistenza, nel godimento dei diritti e nell’osservanza dei doveri: elementi essenziali e indispensabili per il compimento di una piena cittadinanza”.

I progetti potranno essere presentati alla Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali della Regione Abruzzo entro il 45° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul BURAT da parte di ATS formate da organismi di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni datoriali o gruppi di imprese, cooperative sociali, onlus o enti pubblici.

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