Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha convocato la Guardia di Finanza quando gli è stata negata la consegna di alcuni documenti alla sede dell’Adsu.
Momenti di tensione si sono consumati a L’Aquila, quando il consigliere regionale del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, si è presentato nella sede dell’azienda per il diritto agli studi universitari. Quando si è vista negare la consegna di alcuni documenti, da lui richiesti a suo dire 30 giorni prima, ha chiamato la Guardia di Finanza per denunciare il fatto.
Pietrucci non è nuovo ad atti del genere. Il blitz nella sede dell’azienda per il diritto agli studi universitari, Adsu, è sfociato in maniera molto veloce nella chiamata delle forze dell’ordine che, dopo aver messo a verbale la situazione presentata dal consigliere regionale, ha ricevuto indicazioni dallo stesso di inviare tutta la documentazione acquisita alla Procura della Repubblica.
Dopo il blitz, la replica di Eliana Morgante
Il blitz del consigliere regionale del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci, nella sede dell’Adsu, l’agenzia per il diritto agli studi universitari, ha generato una veloce escalation: secondo Pietrucci infatti, una volta giunto in agenzia, non avrebbe trovato nessuno in grado di fornirgli la documentazione richiesta con 30 giorni d’anticipo. Ciò ha portato il consigliere ad allertare la Guardia di Finanza che è giunta sul luogo.
Pietrucci ha quindi rilasciato delle dichiarazioni molto forti nei confronti dell’Adsu:”È evidente di come l’Adsu sia ormai un ente allo sbando che sta facendo suicidare letteralmente l’Università aquilana. L’Aquila non è più una città universitaria tanto che non figura più neppure tra le prime 40 in Italia”.
Ha poi voluto sottolineare le responsabilità politiche dietro a questa decadenza:”C’è una chiara e grave responsabilità politica dietro il fatto che si è smesso di erogare servizi agli studenti che quindi scelgono di non venire più nella nostra città. Le
responsabilità di tutto questo sono da ricercare nella Regione Abruzzo targata Marsilio, che ha lasciato l’ente alla deriva”.
Non si è fatta attendere la replica di Eliana Morgante, presidente dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) dell’Aquila:”Per la seconda volta il consigliere regionale Pietrucci si rende protagonista di una inusuale incursione negli uffici dell’azienda, pur essendo un suo diritto visitare le sedi degli enti controllati dalla Regione”.
Secondo Morgante infatti:”Non serviva scomodare la guardia di finanza perché l’Adsu non ha nulla da nascondere: anzi, mi risulta che gli sia stata consegnata già parte dei documenti il 2 ottobre scorso” e ha concluso:“nella precedente visita del 2 ottobre scorso Pietrucci, nell’incontrare l’ex direttore,si è ritenuto soddisfatto, mentre per le restanti istanze non sono trascorsi i 30 giorni”.