Due scosse di terremoto, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, sono state avvertite a L’Aquila. Il sindaco prende la decisione di chiudere le scuole.
Attimi di terrore quelli percepiti dai cittadini del capoluogo abruzzese, quando durante il pomeriggio di mercoledì 22 novembre, intorno alle 17.52, una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata a 3 chilometri a sud-ovest di L’Aquila a una profondità di 13 chilometri, seguita meno di un minuto dopo, alle 17.53, da una seconda scossa di magnitudo di 3.7 a 3 chilometri a nord-est di Lucoli (AQ) a 10 chilometri di profondità.
La prima scossa è stata registrata alle 17.52 di mercoledì 22 novembre, con epicentro nell’area di Poggio di Roio, una frazione di L’Aquila, con magnitudo 3.6 a una profondità di 13 km, subito seguito, alle 17.53 da un secondo evento sismico di magnitudo 3.7 nella zona di Lucoli rilevato dalla rete Ingv. Molti cittadini nelle periferie e nelle zone a ovest sono scesi per strada, spaventati.
Paura tra la popolazione, scuole chiuse per accertamenti
Si è tornata a respirare paura a L’Aquila, nelle frazioni e nelle periferie, quando nella giornata di mercoledì 22 novembre, due scosse di terremoto in rapida successione hanno fatto tremare la terra per qualche secondo, infinito per chi l’ha percepito. In tanti, nelle periferie e nelle frazioni a ovest del capoluogo, sono scesi in strada. È però certo come le scosse siano state percepite anche nella zona est e nel centro storico.
La prima scossa, registrata alle 17.52, aveva una magnitudo di 3.6 e l’epicentro nell’area di Poggio di Roio, frazione dell’Aquila; la seconda scossa, registrata alle 17.53, con una magnitudo di 3.7 nella zona di Lucoli rilevata dalla rete Ingv. I due eventi in rapida successione, hanno provocato una preoccupazione generale tra la popolazione, che molti hanno espresso attraverso i social.
Un utente su X ha scritto:”Due scosse di terremoto una dietro l’altra. È un quarto d’ora che ho la tremarella e la tachicardia, non ne posso più” e altri gli hanno fatto eco:“Mamma mia che botto forte, ogni volta è un incubo”. Molti hanno infatti ricordato le sensazioni percepite in anni passati:”avevo quasi dimenticato le scosse di terremoto, appena avvertite nitidamente due, con lo stesso epicentro del 2009, non ci crediamo”.
Un primo provvedimento preso dal sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi, è stato quello di firmare un’ordinanza per la chiusura delle scuole per giornata di giovedì 23 novembre. Ha però voluto precisare che:“Si tratta di una decisione presa a mero titolo precauzionale, per verificare che le lezioni possano riprendere con una certa regolarità”.