Dall’Abruzzo hanno imperversato per molti mesi in tutte le regioni italiane le quindici persone fermate oggi dopo la maxi operazione condotta dalla Polizia di Stato
Le forze dell’ordine l’hanno chiamata operazione Levante, il maxi blitz condotto stamane in varie zone d’Italia, che ha portato a sgominare una banda con le pesanti accuse di associazione criminale finalizzata ad appropriazione indebita, furto, ricettazione, riciclaggio di veicoli e falso documentale materiale e ideologico, diffusa sul territorio nazionale. In pratica un commercio illegale di auto di lusso, dal valore enorme, tra veicoli di dubbia provenienza estera e quelle trafugate sul nostro territorio, per poi essere rivendute con tanto di documentazione a ignari clienti.

Le segnalazioni e le denunce erano state tante, alcune anche a Chieti e provincia, in Abruzzo, per automobili dai marchi molto prestigiosi, rubati sotto gli occhi dei proprietari, convinti di essere al sicuro tra allarmi ipertecnologici, GPS satellitari e avvisatori acustici. Automobili, tutte di grossa cilindrata, che all’improvviso tornavano sul mercato fruttando un guadagno enorme ai ladri-ricettatori.
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Sgominata la banda delle auto di lusso
Sono state coinvolte diverse procure di varie regioni italiane e le forze dell’ordine di più città per arrivare a sgominare una banda di ladri di automobili di lusso, abili poi a riciclarle con documentati in apparenza “puliti” e reimmetterle sul mercato con guadagni davvero cospicui. Ricettazione e riciclaggio di auto di lusso infatti sono i reati che hanno portato all’esecuzione di perquisizioni a carico di 15 persone nei confronti delle quali si ipotizza la partecipazione a un’associazione a delinquere.

L’attività investigativa, svolta nelle provincie di Napoli, Caserta, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Chieti e Catanzaro, ha portato poi al sequestro di ulteriore documentazione, carte di circolazione e targhe, oggetto di reato e al deferimento all’autorità giudiziaria di cinquantuno persone. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, questa organizzazione criminale operava su tutto il territorio nazionale, con il suo centro operativo a Napoli.
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Oltre 40 auto immesse illegalmente sul mercato
Un’ indagine mirata e svolta con le più moderne tecniche investigative, intercettazioni telefoniche, analisi telematiche e dei tabulati telefonici per ottenere riscontri fondamentali per ricostruire l’organigramma delle persone e le loro mansioni all’interno dell’organizzazione. Pedinamenti e perquisizioni hanno poi portato alla luce e quindi al sequestro di 40 autovetture di lusso dal valore totale di 1,5 milioni di euro.

Ferrari, Maserati e Bugatti che venivano esportate all’estero o reimportate illegalmente in Italia attraverso società fittizie o persone compiacenti, tutte accompagnate dalla documentazione dalla dubbia provenienza tra carte di circolazione e targhe assegnate alle vetture. Le 51 persone deferite alle autorità giudiziarie sono tutte accusate di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata ad appropriazione indebita, furto, ricettazione e riciclaggio di veicoli, oltre a falso documentale.