Chieti, un centro abitato resta senza Carabinieri: il motivo è clamoroso

Un centro abitato in provincia di Chieti ora rischia seriamente di restare senza Carabinieri, le motivazioni sono clamorose

Se qualcuno a Tollo ha bisogno dell’intervento dei Carabinieri potrebbe essere costretto a rivolgersi altrove. Questa è la clamorosa situazione che si è venuta a creare in questi giorni nel comune abruzzese in provincia di Chieti, dove una caserma è stata costretta a interrompere la propria attività per un motivo che ha del clamoroso.

Logo dei Carabinieri
Chieti, un centro abitato resta senza Carabinieri: il motivo è clamoroso (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

A lanciare l’allarme e richiedere la chiusura imminente dell’importante presidio statale sono stati in particolar modo tre consiglieri comunali di minoranza del gruppo ‘Tollo rinasce’. Attraverso una nota, che è stata inviata nel pomeriggio di pomeriggio, Ettore LeveBruno Pagnanelli Filomena Mariani hanno chiesto l’interruzione dell’attività di vigilanza relativa a quella caserma.

I prossimi giorni saranno fondamentali per definire il futuro dei Carabinieri di Tollo. Questi, infatti, stanno tentando di stipulare un accordo in modo da potersi garantire la propria permanenza nel comune teatino. Un tentativo in extremis che possa evitare di porre la parola fine su tutta la vicenda e scongiurare un triste finale.

L’attenzione dei quasi quattromila abitanti ora è tutta su questa vicenda. Ma cos’è che ha portato a una rottura di questo tipo? E per quale ragione i Carabinieri sono ora costretti a trovare una soluzione per evitare di abbandonare la propria sede?

Il motivo dello sfratto

Il motivo è tanto semplice quanto, in realtà, clamoroso. Si tratterebbe di una motivazione prettamente economica e legata al contratto d’affitto della caserma, ovvero un immobile di proprietà di un privato che si trova al numero civico 29 di via Don Morosini, che però non è stato rinnovato.

Macchina dei Carabinieri
Il motivo dello sfratto (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

I già citati tre componenti di ‘Tollo rinasce’ – Leve, Pagnanelli e Mariani – hanno scritto nella propria nota, facendo riferimento alle cause, che si è arrivati a tutto ciò perragioni di ordine economico, ovvero nel mancato accordo circa la rideterminazione del canone di locazione dei locali”.

L’accordo, solitamente, viene sottoscritto dal ministero dell’Interno per il tramite delle prefetture, ma questa volta le cose sono andare diversamente. La cifra pattuita per il rinnovo dell’accordo d’affitto dovrebbe essere di circa 14.014,80 euro annui. Se questa non verrà pagata o non si troverà altra soluzione, i Carabinieri verranno sfrattati dalla loro sede.

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‘Tollo rinasce’, all’interno della medesima nota, accolla intanto la responsabilità all’amministrazione comunale: “è rimasta inerte oltre che silente. La caserma, per Tollo, rappresenta un presidio storico importantissimo a tutela della sicurezza di tutta la collettività: la sua chiusura sarebbe una perdita di valore inestimabile. Chiediamo espressamente che il sindaco Angelo Radica renda chiarimenti pubblici sulla vicenda e voglia adoperarsi concretamente per trovare una soluzione”. 

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