L’incredibile vicenda di un contadino di Agnone, in provincia di Isernia, che ha fatto mobilitare l’intera comunità per ritrovare il suo amato cane, simbolo di un legame profondo
La capacità dei cani di provare affetto per gli esseri umani è uno dei fenomeni più affascinanti della natura. Questo amore trascende le barriere delle specie, creando un legame che non ha eguali nel mondo animale. Ecco perchè molte volte le relazioni tra esseri umani e cani danno vita a storie affascinanti, storie di legami indissolubili che aiutano l’uomo ad affrontare la quotidianità sempre piuttosto complicata della vita, sapendo che comunque vada al proprio fianco ci sarà l’amato animale che non tradirà mai.

C’è un anziano contadino di Agnone, un piccolo centro in provincia di Isernia, in Molise, che ha mobilitato tutta la comunità per riavere il suo cane Tonino, che gli è stato indebitamente sottratto mentre era in ospedale per un intervento urgente. Il cane in sua assenza è stato prelevato da un’associazione che lo aveva erroneamente scambiato per cane randagio.
Il migliore amico dell’uomo
Chiunque abbia mai posseduto un cane sa bene cosa significare la relazione che si instaura tra l’uomo e l’amico a quattro zampe, un affetto, un amore incondizionato che resterà immutato fino all’ultimo giorno. Il cane ci ama incondizionatamente senza giudicarci mai, ci resta accanto nella salute e nella malattia, nella ricchezza e nell’indigenza, assolve funzioni di guardia, di compagnia, lui sa che può contare su di noi e ricambia con la stessa moneta.

Resta il migliore amico dell’uomo, ecco perchè non sorprende più di tanto quando la cronaca ci regala storie come quella di Angiolino Masciotra, 83 anni originario di Agnone, un piccolo centro in provincia di Isernia, che non possono che commuovere perchè fanno realmente capire la simbiosi che si crea con il proprio animale, i problemi e il senso di solitudine che si può provare quando all’improvviso e senza motivo l’amico fido sparisce dalla propria vita.
Una storia commovente
Angiolino è un uomo vecchio stampo, uno che ha vissuto una vita di lavoro nei campi. La morte della moglie, dopo una lunga malattia, ha accentuato la sua solitudine. Ecco perchè quel cagnolino tutto pelo nero, di nome Tonino, rappresentava non soltanto un animale domestico, ma un vero e proprio compagno di vita, una presenza costante nei momenti di gioia e tristezza. Ma quando l’anziano è costretto a ricoverarsi per un intervento chirurgico urgente a Pescara, ecco che al suo rientro il cane non è li ad aspettarlo come sperava e voleva. Il piccolo meticcio sembrerebbe essere stato portato via da un’ associazione animalista che si occupa dei cani randagi e che ora non ci sia verso di farlo tornare dal suo padrone.

La storia di Angiolino e del suo cane è approdata sui social e da lì è scattato il tam tam che sta commuovendo l’intero Molise per una gara di solidarietà per cercare di far tornare Tonino dal suo padrone. “Tonino è nel mio cuore, io avevo solo lui a farmi compagnia a casa”, ha detto l’uomo in lacrime in un’intervista a una televisione locale. “Lo rivoglio qui con me, mi manca. Non riesco nemmeno più a cucinare, prima cucinavo per me e per lui. Lo tenevo come un figlio. Se non me lo ridanno vado a impiccarmi”. Una situazione davvero difficile di fronte alla quale è scattata la mobilitazione per aiutare l’anziano. È stata organizzata una colletta per pagare un avvocato, mentre lo stesso sindaco di Agone, Daniele Saia, ha firmato un’ordinanza per far tornare Tonino a casa.