Aumenta il costo del biglietto del treno, ma ci sono dei motivi

Le opposizioni accusano la regione: nell’accordo con Trenitalia sarebbero presenti dei rincari nell’aumento del costo dei biglietti.

A lanciare l’allarme sono Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico, e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici, secondo cui “il pesantissimo incremento dei costi dei biglietti e degli abbonamenti previsto dall’accordo siglato tra la Regione Abruzzo, guidata dal presidente Marco Marsilio, e Trenitalia desta forte preoccupazione, in particolare tra i tanti fruitori del trasporto ferroviario”.

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I treni abruzzesi subiscono un forte rincaro – abruzzo.cityrumors.it

Nel dettaglio, proseguono le opposizioni, si tratta di un incremento del 35% nei prossimi 10 anni, con un impatto diretto sugli studenti, sui lavoratori e sui pendolari. Un aggravio certamente sgradito per chi si muove con i mezzi del trasporto pubblico, un servizio che andrebbe invece incentivato.

Di quanto aumentano (e perché) i costi dei biglietti

Stando a quanto stabilisce il nuovo contratto, per lavoratori e studenti pendolari l’aumento si traduce in un aggravio di spesa del 35%.

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La Regione spiega i motivi di questo aumento – abruzzo.cityrumors.it

Le motivazioni di tale decisione sono all’interno di un contratto molto articolato, in cui spicca come la Regione dovrà pagare oltre 686 milioni di euro per rinnovare l’accordo e in cambio otterrà la garanzia del trasporto pubblico su rotaie lungo le direttrici Pescara-Roma; Ancona-Pescara-Termoli; Giulianova-Teramo; L’Aquila-Sulmona e Avezzano-Cassino, per un totale di 4.115.983 chilometri/treno, che dal 2027 saranno incrementati di 50mila km/treno per 72.550 ore di percorrenza, 51.995 collegamenti e 1.017.958.793 posti treno l’anno.

In aggiunta a ciò, si prevede che Trenitalia metterà a disposizione cinque nuovi treni Etr, ad alta velocità, con un cofinanziamento regionale pari a 28,77 milioni di euro.

Tutti questi extra, però, cadranno effettivamente sulle spalle dei viaggiatori con l’adeguatamento delle tariffe, con aumento del costo dei biglietti che sarà del 15% nel 2025 e poi di un ulteriore 5% a cadenza biennale fino al termine del contratto, cioè il 2033.

Si ricorda che il contratto ora in scadenza venne stipulato nel 2015 comportando una spesa media annuale di 53 milioni di euro esclusa IVA. Il nuovo accordo implica maggiori oneri a carico anche del bilancio della Regione, con maggiori 4,29 milioni di euro per le annualità 2024 – 2025 e ulteriori 7,52 milioni di euro a partire dal 2026.

Si tratta dunque di 57 milioni di euro l’anno che saliranno ulteriormente a 64 milioni di euro per un totale, Iva inclusa, che si avvicina molto ai 700 milioni di euro. Per la Regione c’è un risparmio di 30 milioni di euro sul prezzo che era stato inizialmente proposto nell’arccordo.

Per quanto infine concerne le motivazioni che sono connesse ai maggiori costi per la Regione, l’ente sottolinea come siano “da ricondurre alla diffusione globale del Covid-19 ad inizio 2020 e ai conflitti internazionali che hanno modificato radicalmente i possibili scenari produttivi, economici e sociali, nazionali ed internazionali sia di breve che di lungo periodo”.

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