Al giorno d’oggi in tantissimi frequentano le università, ma la facoltà che in Italia ha più laureati è sicuramente una che non ti aspetti.
Ormai studiare all’università è diventato accessibile quasi a tutti. Certamente esistono ancora molte persone che non si possono permettere di fare l’università o molto più semplicemente non la vogliono fare, ma la maggior parte degli studenti, almeno in Italia, frequenta un corso di laurea o un master.
In Italia esistono tantissime università, sia pubbliche che private. Ci sono ormai moltissimi corsi di laurea che vanno dai più classici come Giurisprudenza, Medicina e Economia a quelli più particolari come Criminologia e Scienze e tecnologie cosmetologiche.
Qual’è il corso di laurea con più laureati in Italia?
Chiaramente non tutti gli studenti sono uguali. C’è chi riesce a laurearsi in poco tempo o comunque nei tempi stabiliti e c’è chi invece riesce a laurearsi dopo anni. Durante il percorso di laurea ognuno ha le sue difficoltà e alcuni studenti, non riuscendo a superarle, abbandonano gli studi. Tra tutti i corsi però ce n’è uno che in Italia conta il maggior numero di laureati.
Sicuramente la maggior parte delle persone credono che siano le facoltà triennali i corsi di laurea che ogni anno sfornano più laureati, ma non è cosi. Secondo un’analisi dell’ISTAT la facoltà più scelta dagli studenti e quella che ogni hanno ha più laureandi è Economia. Subito dietro a questa facoltà abbiamo Ingegneria e Medicina.
Queste facoltà vantano ogni anno moltissimi iscritti. La facoltà di Economia ha visto iscriversi oltre 46 mila studenti, mentre Ingegneria, nello specifico ingegneria industriale e dell’informazione, ha visto oltre con 38 mila iscritti.
Dopo Ingegneria seguono le facoltà scientifiche e quelle dell’ambito medico-sanitario, che hanno visto rispettivamente 34 mila iscritti e 32 mila iscritti.
Chiaramente i numeri d’iscrizione alle facoltà scientifiche sono minori rispetto a facoltà come economia a causa dei test ingresso. Questi test, almeno da quanto dicono gli studenti, penalizzano moltissimo e la maggior parte delle volte gli studenti sono costretti a fare altre scelte e a crearsi un piano b.
Ci sono però facoltà che, nonostante non abbiano test d’ingresso troppo complicati e siano a numero aperto, contano ogni anno meno iscritti. Due tra queste facoltà sono Giurisprudenza e Architettura. Infatti questi due corsi di laurea hanno visto un calo delle iscrizioni (rispetto a 10 anni fa) pari rispettivamente a 35% e 50%.