La violenza prima e dopo le partite di calcio è davvero difficile da sradicare e a essere colpite da questa piaga sono anche le serie inferiori. Il derby d’Eccellenza Teramo-Giulianova è costato caro a un tifoso facinoroso.
L’Italia è uno dei paesi in cui i derby calcistici sono maggiormente sentiti. A volte davvero troppo. Gli incidenti fuori e dentro gli stadi sembrano un fenomeno difficile da debellare, ma non ci sono solo quelli, infatti anche il singolo tifoso si può macchiare di gesti vergognosi. Una soluzione che esiste da un po’ di anni è il DASPO, cioè il divieto di mettere piede in uno stadio che può essere temporaneo o a tempo indeterminato.
In Eccellenza non mancano episodi spiacevoli soprattutto quando si giocano derby infuocati. Uno di questi è senza dubbio il derby abruzzese Teramo-Giulianova, con le due tifoserie a farsi, troppo spesso, la guerra invece di assistere piacevolmente e con sana passione alla partita di calcio. Tra le due città non corre buon sangue, una rivalità che addirittura affonderebbe le sue radici nella storia, ai tempi della loro fondazione. Ciò si ripercuote anche sul calcio, il più importante termometro sociale italiano.
Tifoso biancorosso si becca il DASPO per cinque anni
È scattato il divieto di accesso alle manifestazioni sportive per un tifoso del Teramo, squadra che scende in campo con la caratteristica maglia biancorossa a strisce verticali. L’uomo, non certo un ragazzetto, bensì un cinquantenne, si è beccato il DASPO per cinque anni per un comportamento tenuto prima che iniziasse la partita.
Il tifoso biancorosso ha insultato la polizia nel pre-derby Teramo-Giulianova. Ciò è avvenuto allo stadio Bonolis, impianto in cui il Teramo gioca le partite in casa e dedicato a Gaetano Bonolis, storico medico della società morto nel 2013. Per questo gesto deplorevole, il tifoso è stato condannato a cinque anni di DASPO, durante i quali non potrà più frequentare impianti sportivi.
Ma non finisce qui, l’uomo è stato anche denunciato per resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Pare infatti che, dopo aver inveito contro le forze dell’ordine presenti sul posto per preservare l’ordine durante quello che si sarebbe preannunciato come un derby caldissimo, avrebbe anche opposto resistenza all’arresto. Da qui sia una denuncia penale sia il DASPO per cinque anni.
A dispetto delle cose spiacevoli che possono accadere in un clima così sentito durante il derby, la partita è invece stato un vero spettacolo per gli appassionati, infatti, si è conclusa in pareggio per 2-2.