La Roma stende il Pescara: è retrocessione

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Bovo, Coda (80’ Fornasier), Biraghi; Coulibaly (67’ Verre), Muntari (48’ Bruno), Memushaj; Benali, Bahebeck, Caprari. In panchina: Bizzarri, Aldegani, Crescenzi, Milicevic, Kastanos, Mitrita, Cerri, Brugman, Muric. Allenatore: Zdenek Zeman.

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson (80’ Juan Jesus), Paredes (82’ Perotti), Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko (71’ Grenier). In panchina: Lobont, Alisson, Peres, Mario Rui, Vermaelen, De Rossi, Gerson. Allenatore: Luciano Spalletti.

Reti: 44’ Strootman, 45’ Nainggolan, 48’ e 60’ Salah, 83’ Benali

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia (Marzaloni–Vivenzi/Manganelli/Massa–Rapuano)

Ammoniti: Muntari, Biraghi

Partita da Game Over per il Pescara di Zeman nell’ostico posticipo all’Adriatico contro la Roma: se perde, il Delfino torna in B chiudendo con largo anticipo una stagione disastrosa. Il boemo si affida a Benali, Bahebeck e Caprari, ma deve vedersela con Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko.

Qualche momento di tensione all’esterno dello stadio prima della partita: un gruppetto di tifosi giallorossi a poche centinaia di metri dall’impianto di via Pepe, all’angolo fra viale Marconi e via Tommaso da Celano, è stato riconosciuto da alcuni tifosi del Pescara che, come riferito poi ai poliziotti dai tifosi capitolini, li avrebbero minacciati, prima di impossessarsi degli zainetti che avevano sulle spalle. I supporter abruzzesi sono fuggiti prima del pronto intervento delle forze dell’ordine che hanno poi scortato i tifosi ospiti verso lo stadio. Non ci sono stati feriti o contusi. Oltre 400 gli uomini delle forze dell’ordine presenti attorno allo stadio per accogliere i circa duemila i tifosi arrivati dalla capitale.

I giochi potrebbero durare solo 2 minuti, Salah riceve da Nainggolan sugli esiti del primo corner, spara mancino da fuori e trova una deviazione che beffa Fiorillo, ma Irrati annulla per fuorigioco millimetrico. Partenza falsa ma non troppo: i giallorossi si ripropongono al 14’ con Dzeko che salta indisturbato su Bovo e gira di testa il cross di Nainggolan, palla alta di poco. Il bosniaco si rifà sotto al 18’ approfittando di una respinta aerea errata di Bovo: provvidenziale l’uscita a murare di Fiorillo sul suo mancino. Ci va più vicino, dopo 2 minuti, Nainggolan: assist sontuoso di Paredes, il belga è bravo a passare tra Bovo e Zampano, stop di destro e botta che si infrange sulla traversa. Il Pescara respira come può, prova a pressare ma bisogna attendere il 31’ per il primo attacco concreto: Biraghi va profondo, Bahebeck sfugge a Manolas e conclude con il sinistro, fermato da una deviazione in angolo. I padroni di casa sembrano riuscire a mettere la testa fuori dai guai dopo la mezz’ora, costringendo Nainggolan e Manolas a due recuperi extra, ma sul finale di tempo la Roma dilaga in uno-due. 44’: lancio da applausi di Paredes sulla sinistra, El Shaarawy scappa a Zampano e crossa basso al centro per Strootman che deve solo appoggiare nella porta vuota. 0-1. Il corto raddoppio dopo 60 secondi: Salah scappa a Biraghi in conttopiede, cross per Dzeko, troppo lungo per il tiro ma non per appoggiarla dentro, raccoglie Nainggolan con il piattone e segna lo 0-2 prima dell’intervallo.

Le speranze per un recupero pescarese nella ripresa durano 3 minuti: Emerson spinge sulla fascia e appoggio su El Shaarawy, il “faraone” trova Salah al limite dell’area, l’egiziano fa girare il sinistro e mette dentro lo 0-3. A partita chiusa, al 4’ st, Benali la manda alto di poco: Bahebeck fa correre Zampanoal cross dentro ma il libico manda alto da buona posizione! Di tutta risposta, la Roma ne sciupa due in un minuto: ripartenza veloce, El Shaarawy si accentra e incrocia con il destro, la palla esce di poco. Subito dopo, Strootman lancia Salah, appoggio al centro per Dzeko che, però, al momento del tiro cade sbilanciato. Il bomber romanista ci riprova al 12’st con una girata dal limite, bersaglio mancato di poco. Il poker che seppellisce il Delfino al 15’st, con la doppietta di Salah: contropiede bruciante di El Shaarawy che vola su fondo e appoggio al centro per la battuta a rete dello 0-4. Caprari, al 30’st, cerca il goal dell’ex sulla ribattuta di un corner che gli arriva sul limite, bel tiro a giro, ma Szczesny si allunga e nega la rete della bandiera al Pescara. Lo trova, al 38’ st, Benali:  Memushaj si sovrappone a destra per il cross teso, Manolas perde il passaggio e lo raccoglie il libico per l’inutile 1-4. A due minuti dalla serie B, Biraghi trova la traiettoria magica su punizione, ma il tiro del terzino adriatico si infrange sul palo. L’ultimo tentativo prima del triplice fischio di Irrati, che condanna il Pescara alla retrocessione.

Si mette così il punto, con 5 giornate di anticipo, alla stagione fallimentare del club pescarese. Tolte le prime, illusorie partite trascinate dall’entusiasmo di Oddo e l’exploit con il Genoa all’arrivo di Zeman, il Pescara le ha mancate proprio tutte. Ora testa alla prossima stagione, protetti da un sipario calato pesantemente sul triste epilogo.

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