Pescara, Anpi: tutto pronto per il 25 aprile in piazza Garibaldi

Pescara. La Festa della Liberazione sarà celebrata in Piazza Garibaldi domani, martedì 25 aprile, a partire dalle ore 10:30.

In prima linea, l’Anpi, che scenderà in piazza insieme a Sinistra Italiana, Cgil, Fiom e Art. 1 Pescara Forum Acqua Pubblica per una grande mobilitazione:

“Il 25 Aprile è una data fondativa per la storia del nostro paese: è la festa di tutte le italiane e gli italiani”, comunica l’Anpi. “Da quel giorno l’Italia liberata dall’occupazione Nazi-Fascista ha potuto scrivere una pagina nuova fatta di democrazia libertà e partecipazione. L’ANPI e la storia della resistenza e dei tanti partigiani morti per la libertà sono per noi i mattoni su cui si fonda la repubblica Italiana”.

“Ancora oggi l’ANPI è in prima linea nella custodia e nell’attuazione dei valori della Costituzione, quindi della democrazia, e nella promozione della memoria di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza”.

Alla mobilitazione prenderanno parte anche Rifondazione Comunista e Giovani Comuniste/i: “È doveroso per la cittadinanza e le forze sociali democratiche e antifasciste testimoniare concreta vicinanza e solidarietà all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia”, affermano Corrado Di Sante, segretario di Prc-Se Pescara e Paolo Mantini, coordinatore Giovani Comuniste/i Pescara.

“Ora e sempre resistenza”, scriveva Piero Calamandrei partigiano e costituente, per questo saremo in piazza con lo striscione “NOSTRA PATRIA IL MONDO INTERO, BASTA RAZZISMO E SFRUTTAMENTO” perché la lotta di liberazione parla al futuro e al mondo intero”.

“Alle ore 11,30 ci recheremo in Via Enzo Ferrari all’altezza di Via Rigopiano per cancellare con rulli e vernice la scritta ignobile ‘25 aprile festa dei vili traditori’, con tanto di croce celtica comparsa sul cavalcavia ferroviario della stazione”.

“C’è ancora bisogno di resistenza e antifascismo visti i tentativi quotidiani di calpestare la memoria di chi, liberandoci dal nazi-fascismo e dalla guerra, ci ha regalato la libertà e la Costituzione”.

E concludono:

“Cogliamo l’occasione per stigmatizzare la presenza del Ministro Minniti a Pescara e al sacrario della Brigata Majella a Taranta Peligna proprio il 25 aprile”.

“I patrioti della Brigata Majella, lottarono per un’Italia migliore, restituirono la libertà a migliaia di prigionieri nei tanti campi di detenzione presenti sui nostri territori, lottarono per la giustizia, l’uguaglianza, il lavoro, la pace. È incredibile che il PD abbia invitato, proprio il ministro Minniti che ha proposto e fatto approvare a colpi di fiducia dal Parlamento una normativa che prevede la messa in discussione del principio di uguaglianza formale, la realizzazione di nuovi centri di detenzione per migranti”.

“Inoltre con la nomina del neo ministro dell’Interno si è dato via libera ad una nuova stagione di repressione delle lotte, si stringono accordi con i signori della guerra in Libia per la detenzione dei migranti (sono numerose le denunce di torture ricevute dai migranti che arrivano e partono dalla Libia) e in nome del decoro urbano, lo stesso ministro ha lanciato una campagna di criminalizzazione dei poveri invece di attuare una seria lotta alle tante povertà, come vuole la nostra Costituzione”.

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