Carlo Antonetti: “Le istituzioni chiariscano se vogliono condividere il progetto del Teramo Basket”

carlo_antonettiTeramo. Puntare sulle eccellenze sportive per la promozione del territorio è da sempre una strategia perfetta.

E quando si parla di eccellenza sportiva non solo a Teramo, ma in tutto l’Abruzzo, non si può non pensare al Teramo Basket. Una squadra che ha portato nel giro di qualche anno la “piccola Teramo” alla ribalta nazionale ed internazionale. Basta citare il campionato 2008/2009 che ha visto il roster di coach Capobianco tra le otto squadre che hanno avuto accesso ai play off. O, fatto ancora più recente, la partecipazione all’Eurocup (fino ad ora, sono due le partite vinte su quattro disputate), una competizione che l’ha vista scendere sul parquet insieme a squadre del calibro dell’Alba Berlino, dell’Azovmash Mariupol e del Galatasaray Cafe Crown.

Ma Teramo Basket non significa solo grande valenza tecnica e successi sportivi. La squadra è stata capace di entrare negli anni nel tessuto sociale della città, nel cuore della gente di ogni fascia di età, più o meno giovani. Ha coinvolto tutti, indistintamente, con il suo entusiasmo, la sua passione per lo sport, visto non solo dal punto di vista agonistico, ma anche e soprattutto come valore da trasmettere e condividere. “Un aspetto sociale” ha detto il presidente Carlo Antonetti “sul quale il Teramo Basket ha sempre puntato, creando un buon prodotto dal punto di vista sportivo, culturale e territoriale. I risultati sono stati molto positivi, siamo riusciti a creare un buon livello di appartenenza sociale non solo in città, ma in tutta la provincia e anche in Abruzzo”. Questo è quanto la società è riuscita a costruire negli anni.

Oggi, però, le cose sono cambiate. “L’orizzonte si è fatto più complesso” spiega Antonetti “adesso siamo in Europa e portare Teramo all’estero comporta un’audience più grande”. Partendo, dunque, dal presupposto che lo sport è un veicolo importante di promozione e che per fare marketing territoriale (“parola di cui tutti si riempiono la bocca”, commenta Antonetti) bisogna essere in due, allora qui sorgono i problemi, come ha spiegato lo stesso presidente. “E’ come avere una bella macchina e non poterla utilizzare perché non c’è la benzina. Noi facciamo la nostra parte, ma le istituzioni cosa fanno? Da due anni la Regione Abruzzo non condivide con noi questo progetto, pur essendoci un adeguato strumento legislativo. Finanziamenti zero. Stesso discorso per quanto riguarda la Provincia di Teramo: da tre anni non interviene in alcun modo. Finanziamenti zero anche in questo caso. Per quanto riguarda, invece, il Comune di Teramo il discorso è diverso, dato che è l’ente più sensibile rispetto ai precedenti. “Certo sarebbe auspicabile un intervento maggiore” ha aggiunto Antonetti “anche perché noi paghiamo l’utilizzo del PalaScapriano e il contributo del Comune copre solo il 60% di quello che versiamo noi”.

Il presidente del Teramo Basket non è solito parlare di problemi economici e di rapporti con gli enti. “Oggi però è arrivato il momento di parlarne. A Berlino abbiamo perso una grande occasione, si poteva creare un evento collaterale”. Di questi problemi sono stati informati tutti i consiglieri regionali, provinciali e comunali ai quali Carlo Antonetti ha inviato una lettera. Centoquarantaquattro missive e, al momento, nessuna risposta. “Assenza totale” conclude il presidente “non una telefonata, non un intervento, niente. E l’amarezza è tanta. Nonostante tutto andiamo avanti. E, intanto, dopo i fatti, restiamo in attesa di risposte”.

Marina Serra


 

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