L’emergere di difficoltà nel ricordare le cose, nel restare concentrati e persino nel parlare può nascondere qualcosa di molto grosso e di più grave. Come intervenire.
Sto notando delle difficoltà importanti a concentrarmi, con la cosa che sta andando avanti da un po’ di giorni. Ed informandomi a dovere ho imparato che, quando un sintomo tende ad assumere i crismi della ripetitività, allora sarebbe meglio fare qualcosa per invertire il trend. Serve intervenire, perché è certamente debilitante versare in una situazione del genere. Avere dei vuoti di memoria, sforzarsi di ricordare qualcosa anche di recente e vivere questa situazione di continuo non è affatto piacevole.

E va anche detto che situazioni del genere, quando diventano un appuntamento fisso quotidiano, potrebbero indicare dei problemi di salute possibili contro i quali è meglio cominciare a fare prevenzione il prima possibile. Queste condizioni che mettono la mente sotto stress sono spesso un modo, da parte dell’organismo, di dire che qualcosa non sta andando. Per fare un esempio, questo sforzo improvviso della mente può essere sperimentato dalle donne in menopausa, a causa degli squilibri ormonali.
Perché non riesco a rimanere concentrato?
Questi processi influiscono in maniera forte su quello che è il regolare funzionamento delle capacità cognitive. E ci sono degli studi che confermano come maggiore è la esposizione ai sintomi della menopausa e più alto può essere il rischio di subire un peggioramento della salute della mente, con l’aumentare dell’età.

Se non si fa qualcosa, aumentano i rischi di andare incontro poi a disturbi neurodegenerativi come demenza e declino cognitivo aggravato. Più nello specifico c’è una indagine condotta di recente su quasi novecento donne.
Ed i risultati ottenuti hanno mostrato che, tra quelle che si trovano nel dopo-menopausa, è emerso un rischio più grande di contrarre malattie neurodegenerative gravi come il morbo di Alzheimer in coloro che hanno subito una più marcata perdita di estrogeni. Come si può intervenire?
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Come si cura il disturbo della concentrazione?
Con una terapia a base di ormoni per studiata, la perdita di estrogeni può essere adeguatamente tamponata. E con essa i relativi rischi di avere a che fare con accresciute possibilità alla triste eventualità di dovere convivere con una malattia importante al cervello. È bene precisare che comunque la cosa non rappresenta una soluzione definitiva al problema.

Situazioni fisiche negative apportate da particolari condizioni possono inficiare sull’umore, e persino sulle loro capacità cognitive e nel comportamento. Tra i principali inconvenienti figurano esserci i già citati problemi di memoria, come anche alcune difficoltà nel linguaggio e nel controllare i propri impulsi. Segnali che possono essere interpretabili come indicativi di un possibile deterioramento cognitivo in futuro.
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La cosa migliore da fare è anche chiedere subito un consulto al proprio medico di base o con uno specialista, un neurologo nella fattispecie. Queste figure ti potranno dare dei consigli su come intervenire nell’immediato per arginare subito il grosso dei problemi.