Bisogna contrastare gli effetti nefasti di una malattia che fa oltre un milione di morti l’anno. Sta aumentando sempre di più di anno in anno sul suolo europeo, nonostante i tanti rimedi presenti in ambito medico e sanitario.
Malattia che colpisce i bambini in prevalenza, gli esperti in campo sanitario mettono in guardia dal suo imperversare. Si tratta di una patologia ben nota e che anzi, ha addirittura un retaggio ultrasecolare. In passato ha fatto milioni di vittime – parliamo del diciannovesimo secolo ed anche prima – perché non esistevano cure efficaci per arginare questa inesorabile patologia. Le cose oggi sono migliorate, eppure i report rilasciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità riferiscono di più di un milione di vittime l’anno.

I bambini e gli adolescenti sono le vittime purtroppo più esposte di questa malattia. Anche nel territorio dell’Unione Europea, che in quanto a sanità è ben protetto contro praticamente tutte le malattie esistenti. Ed anzi, si registra un aumento dei casi di questa malattia ben nota. Sempre l’OMS conferma come l’incidenza riscontrata sia salita di dieci punti percentuali dopo tutto il 2023. Qual è questa malattia e che cosa consigliano gli esperti per evitare brutte, brutte conseguenze?
Qual è questa malattia sempre temibile
Le informazioni di cui sopra sono state divulgate nel corso del Tuberculosis surveillance 2025. E la malattia che si sta rivelando prolifica nel colpire i bambini ed i ragazzini in età adolescenziale è proprio la tubercolosi. L’OMS ed il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) lanciano un messaggio d’allarme che deve servire per promuovere la prevenzione e per prendere tutte le precauzioni del caso. Come detto, la tubercolosi fa più di un milione di vittime ancora oggi, che ci troviamo in una età con la più ampia disponibilità in fatto di progresso medico e scientifico.

La tubercolosi rientra nel novero delle dieci malattie più letali al mondo ed è ridiventata quella causata da un agente infettivo più mortale, dopo che tale primato le era stato tolto dal Covid 19. Detto che non tutti coloro che vengono infettati dalla tubercolosi poi finiscono con lo svilupparla, va comunque posto l’accento su questa facilità nei giovanissimi di essere colpiti. Tant’è vero che si parla di tubercolosi pediatrica, che vede i bambini al di sotto dei 5 anni a risultare soprattutto la fascia più esposta della popolazione.
Gli ultimi dati riferiscono di un aumento dei casi di tubercolosi pediatrica da 1.341 a 1.689. Si tratta di numeri bassi, è vero. Ma a preoccupare è il fatto che questa situazione risulta comunque in aumento per il terzo anno consecutivo, sul territorio europeo. Ed anche nel resto del mondo la tubercolosi resta una malattia che necessita di essere contenuta. Poi un altro aspetto che desta preoccupazione è una certa resistenza mostrata nei confronti dei farmaci indicati.
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Come difendersi dalla tubercolosi
In tal caso serve necessariamente l’apporto di altri medicinali, più difficili da trovare e molto più costosi. Cosa che preclude in non pochi casi le possibilità di cura. Di contro, non mancano comunque politiche efficaci nel contrastare questa malattia.

Dal 2000 ad oggi, in poco meno di venticinque anni, sono 79 milioni le vite salvate grazie alle nuove cure e terapie individuate. Ma la già citata resistenza ai farmaci, unita alla complicata situazione geopolitica in alcune aree del mondo colpite da conflitti, rallentano se non addirittura fermano la lotta alla tubercolosi. Con tutti gli scenari negativi del caso.
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C’è il vaccino BCG (Bacillo di Calmette-Guérin) che è indicato come soluzione migliore per proteggere i bambini, mentre è inefficace tra gli adulti. I medici consigliano anche di aumentare l’assunzione di vitamine C ed E e di mantenere un livello di igiene consono.