Un breve riassunto delle più importanti notizie che hanno caratterizzato la giornata odierna in Italia e nel mondo
Arriva per i cittadini italiani una grande novità per quanto riguarda le nuove emissioni delle carte d’Identità, dopo che la Cassazione ha respinto il ricorso del ministero dell’Interno tornerà sulla dicitura la parola genitori al posto di madre e padre per i figli minori a carico, Intanto la Procura di Pavia che indaga ancora sul delitto di Garlasco, ha chiesto la ricusazione di Emiliano Giardina, si spacca il Consiglio provinciale del Trentino dopo l’approvazione del DDL voluto dalla Lega.

Proseguono le reazioni nel mondo dopo l’imposizioni di dazi commerciali da parte degli Stati Uniti alle proprie importazioni. La Cina infatti a emesso i propri controdazi, mentre arrivano anche le minacce di pesanti ripercussioni economiche da parte della Unione Europea, mentre in Germania, a un mese dalle lezioni, è stato annunciato l’accordo per la formazione del nuovo governo.
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Torna ‘genitori’ su carta identità, via padre e madre: la sentenza della Cassazione

L’indicazione ‘padre‘ e ‘madre‘ sulla carta d’identità elettronica è discriminatoria, perché non rappresenta le coppie dello stesso sesso che hanno fatto ricorso all’adozione in casi particolari. La dicitura corretta è, dunque, quella di ‘genitore‘. La Cassazione nella sentenza 9216/2025, ha respinto il ricorso del ministero dell’Interno contro la decisione della Corte d’Appello di disapplicare il decreto ministeriale del 31 gennaio 2019, con il quale era stata eliminata la parola ‘genitori’ dai documenti per tornare alla dicitura ‘padre’ e ‘madre.
Guerra dei dazi, Cina risponde a Trump: nuove tariffe 84% su prodotti Usa

La Cina reagisce ai super dazi di Donald Trump e sferra un altro colpo nella guerra commerciale, varando nuove tariffe supplementari dell’84% sui prodotti provenienti dagli Stati Uniti. Il provvedimento di Pechino arriva in risposta alla decisione con cui Washington ha portato al 104% i dazi sui prodotti cinesi importati in America. Il ministero delle Finanze cinese precisa che le nuove tariffe entreranno in vigore domani alle 5 ora italiana.
Ue, in preparazione anche bazooka su Big Tech contro dazi

“La linea principale da parte della Commissione europea è stata sempre quella di voler negoziare. Quindi non vogliamo tariffe. Non vogliamo una guerra commerciale. Pensiamo che nessuno ne tragga vantaggio. Questa è la nostra linea principale. Naturalmente, quando necessario, dobbiamo anche proteggere la nostra industria e i nostri cittadini”. Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sulla possibilità che l’Ue possa colpire le Big Tech americane per rispondere ai dazi imposti dall’Usa: “Al momento stiamo preparando anche queste misure”.
Garlasco, scontro in aula: la Procura ricusa il genetista Giardina, la difesa di Stasi vuole escludere Garofano

Scontro in aula davanti al gip di Pavia per il caso dell’omicidio di Garlasco. La Procura pavese si è scaglia contro la medianicità sollevata dalla possibile riapertura del caso e ‘ricusa’ il genetista Emiliano Giardina ‘colpevole’, tempo fa, di aver rilasciato un’intervista tecnica al programma Le Iene. Un intervento sull’omicidio di Chiara Poggi, per cui è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi, che lo renderebbe incompatibile a eseguire la perizia genetica su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima indagato per l’omicidio.
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La Cdu di Merz annuncia l’accordo di governo con l’Spd

L’Unione (Cdu-Csu) di Friedrich Merz ha annunciato che un accordo per un governo di coalizione in Germania è stato raggiunto con i socialdemocratici della Spd. Filtrano le prime informazioni sull’accordo di coalizione in Germania tra conservatori e socialdemocratici. Secondo Der Spiegel non ci saranno aumenti delle tasse ma resterà il contributo di solidarietà, confermato di recente anche da una sentenza della Corte costituzionale.
FdI si spacca, passa il ddl sul terzo mandato

Il consiglio provinciale di Trento ha approvato il disegno di legge sul terzo mandato, che aumenta da due a tre i mandati massimi consecutivi per i presidenti della Provincia autonoma di Trento. La proposta, che ha ottenuto 19 voti favorevoli e 16 contrari, è passata grazie alla spaccatura del gruppo di Fratelli d’Italia che hanno votato due contro e due (Daldoss e Girardi) a favore.





