Controlli nelle mense scolastiche, in dieci in Abruzzo finiscono nel mirino del Nas

Il Comando per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute, ha avviato fin dall’inizio dell’attuale anno scolastico un monitoraggio di controllo, tuttora in corso, sui servizi di ristorazione nelle scuole di ogni ordine e livello. 

L’obiettivo è accertare le condizioni d’igiene e strutturali dei locali, la rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti, anche in relazione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi. 

In tutto l’Abruzzo sono state ispezionate dai carabinieri del Nas di Pescara complessivamente 10 mense scolastiche di scuole pubbliche e private: tre in provincia di Chieti, quattro a Pescara, due nell’aquilano ed una teramano.

Segnalati all’Autorità sanitaria ed amministrativa il titolare di un’azienda di ristorazione gerente il servizio di refezione di un istituto scolastico per aver mantenuto il laboratorio di preparazione dei pasti in carenti condizioni igienico-strutturali e aver omesso di attuare le procedure di tracciabilità e corretta gestione degli alimenti. Gli accertamenti consentivano di individuare lo svolgimento di attività di trasporto e consegna pasti precotti utilizzando un veicolo non idoneo per tale scopo. Nell’occasione è stato disposta la sospensione dell’attività della mensa e il sequestro del mezzo di trasporto.

Lo stesso NAS ha deferito il legale responsabile di un’azienda di ristorazione delle scuole convenzionato con un comune del teatino poiché ritenuto responsabile secondo le indagini di aver somministrato agli alunni alimenti di qualità diversa da quella stabilita dal contratto di fornitura (formaggio “grana padano” anziché “parmigiano reggiano”). Sequestrati 50 chili di formaggio per un valore di circa 700 euro.

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