Abruzzo, braccio di ferro in Regione: seduta aggiornata

Al termine di un braccio di ferro sulla ammissibilità di migliaia di emendamenti ostruzionistici, tra la maggioranza e le opposizioni di centrosinistra e del M5S è stata sciolta, per mancanza del numero legale causata dalle assenze del centrodestra, e rinviata a martedì prossimo la seduta del Consiglio regionale, riunito in presenza all’Aquila e con un gruppo di consiglieri in modalità online.

 

L’assemblea è stata impegnata fino alle 20, dalle ore 12 di questa mattina, con la sospensione di circa due ore per la riunione della commissione bilancio, nell’esame del progetto di legge sulla semplificazione burocratica che taglia decine e decine di norme considerate inutili.

A rallentare sensibilmente i lavori, lo scontro tra il centrodestra e le opposizioni di centrosinistra e del M5S sull’ammissione degli emendamenti ostruzionistici presentati dalle stesse forze di minoranza che hanno denunciato la illegittima bocciatura in commissione bilancio di mille emendamenti di natura finanziaria “con la motivazione inaccettabile da parte della maggioranza che non c’era copertura perché i capitoli sono vuoti”: tutto ciò, secondo gli oppositori, mentre il centrodestra aveva inserito i propri, tra cui quello sul contributo di 180mila euro per gli europei di pallavolo fissati per il prossimo mese di settembre. Alla fine Marsilio e soci si sono dovuti arrendere dopo ore di lavori caratterizzati dall’esame di 319 emendamenti, questa volta non di natura finanziaria e quindi non cassabili, per i quali erano a disposizione dei consiglieri intervenuti dieci minuti di interventi per ogni documento. “Al primo vero, deciso, ostruzionismo da parte delle opposizioni – attacca il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, – il centrodestra, alla deriva, è andato sotto. D’altra parte hanno voluto portare avanti una azione illegittima che mortificava la dialettica tra le forze politiche in consiglio regionale”.

Il centrodestra calpesta il regolamento consiliare e le prerogative della minoranza e ancora una volta interpreta le regole solo a proprio vantaggio. Uno spettacolo indecoroso quello andato in onda durante il Consiglio di oggi, che ha visto approvati solo gli emendamenti proposti dalla maggioranza, fino a quando la seduta non è saltata per mancanza del numero legale e quindi tutto è stato annullato – protestano i consiglieri dei gruppi di centrosinistra Pd, Legnini Presidente, Gruppo Misto e Abruzzo in Comune. “La Presidenza ha delegittimato il ruolo della Prima Commissione per evitare che esprimesse un parere finanziario sulle centinaia di emendamenti presentati – affermano in una nota i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo De Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani – e attraverso ripetute forzature, ha fatto passare solo gli emendamenti di parte, inserendoli in materie che nulla avevano a che fare con l’oggetto delle modifiche proposte e facendo decadere tutti quelli della minoranza.

Un gioco al massacro che di fatto mette di nuovo il bavaglio alla dialettica politica e che non tollereremo più. Da oggi in poi sarà battaglia dura su ogni provvedimento: non si può ridurre la Commissione a un fantoccio, né si può asservire il Consiglio a logiche di potere che non trovano giustificazione nelle regole e nella contrapposizione politica. Una pratica davvero d’altri tempi, metodi che nulla hanno di utile per la comunità che rappresentiamo e che ha bisogno di un Governo regionale capace di dare risposte e non di cercare ogni pretesto per mostrare i muscoli”.

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