Colletta alimentare: un grido d’allarme per i poveri abruzzesi

convegno_banco_alimentareUn grido d’allarme per tanti poveri abruzzesi, che nel 2014 rischiano di vedere dimezzati gli aiuti alimentari per il venir meno dei prodotti dell’Unione Europea. Ma anche una proposta ricca di speranza come la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare del 30 novembre, che rappresenta una grande occasione per provare ad attutire l’impatto di questa emergenza, ma anche per riscoprire la ricchezza della gratuità.

È quanto emerso ieri, nel corso del convegno “Emergenza Alimentare Italia – Giornata Nazionale della Colletta Alimentare“, promosso dal Banco Alimentare Abruzzo, e svoltosi in una sala consiliare del Comune di Pescara piena di volontari, associazioni e semplici cittadini.

Dopo i saluti di Nazario Pagano, presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, e Guido Cerolini Forlini, assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara, il presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo Luigi Nigliato ha annunciato che “nel 2014 finisce il programma europeo di aiuti alimentari, basato sul recupero delle eccedenze dell’agricoltura. Questo vuol dire che, a livello regionale, metà dei prodotti che annualmente il Banco Alimentare dona agli oltre 38 mila poveri abruzzesi non ci saranno più”.

E si tratta di cifre importanti: nel solo 2012, infatti, il Banco Alimentare dell’Abruzzo ha distribuito 1.647 tonnellate di alimenti, di cui circa la metà provenienti proprio dall’Unione Europea.

Le persone indigenti che il Banco Alimentare Abruzzo assiste mediante 211 enti convenzionati sono 38.254: il sostegno alimentare per queste persone sarà dunque messo alla prova l’anno prossimo.

“Si tratta” ha proseguito Nigliato “di una vera e propria emergenza nazionale, contro la qual la Rete Banco Alimentare si sta muovendo da tre anni, e con risultati che iniziano a vedersi: grazie alla nostra presenza a Bruxelles e al sostegno trasversale di eurodeputati italiani, è stato stanziato un fondo europeo di 500 milioni di euro contro l’indigenza, che però dovrà sommarsi ad un fondo nazionale attualmente di soli 5 milioni di euro ma che, grazie all’interessamento dell’ex ministro Mario Catania, dovrebbe aumentare. Abbiamo la consapevolezza che si tratta di fondi non sufficienti, ma almeno qualcosa si sta muovendo. Sicuramente la prossima Colletta Alimentare del 30 novembre rappresenta una prima occasione per tutti per provare ad attutire questa emergenza”.

Al convegno sono intervenuti anche due rappresentanti di enti convenzionati con il Banco Alimentare dell’Abruzzo: Mirella De Risio, coordinatrice dei volontari della Mensa per i Poveri Centro Santa Luisa di Chieti, e Suor Pina Martella, responsabile Fondazione Maria Regina “Madre Ester” di Scerne di Pineto.

“La Colletta Alimentare” ha detto Federico Bassi, referente nazionale della Giornata del 30 novembre “non è solo l’occasione per donare cibo ma è la proposta di una pienezza di vita che si scopre in un gesto semplice come quello di fare la spesa per chi vive nel bisogno”.

Non rimane altro che partecipare con entusiasmo alla giornata del 30 novembre, che si svolgerà in centinaia di punti vendita di tutta la regione.

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