Gran Sasso, agricoltori custodi del Parco formano 27 giovani coltivatori

Assergi. In una sala gremita si sono riuniti ieri i 27 giovani selezionati dal Parco, a seguito di Avviso Pubblico e a fronte di una richiesta di oltre 50 giovani interessati al Progetto Legumi&Legumi, dove hanno incontrato i 16 Agricoltori Custodi del Parco, disponibili ad accoglierli presso le proprie aziende, ad insegnare loro le tecniche di coltivazione dei legumi autoctoni del territorio protetto e a trasmettere la loro esperienza nella coltivazione di una superficie di una “coppa” di terreno, equivalente a circa 600 metri quadrati.

L’iniziativa, lanciata dall’Ente per favorire l’avvicinamento e l’avvicendamento di chi detiene il sapere e l’abilità contadina con chi ha voglia di conoscere, apprendere ed imparare, si svolge in piena sintonia con lo slogan “Semi nutrienti per un futuro sostenibile” con cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2016 Anno internazionale del Legumi.

“In questo modo – ha spiegato la responsabile del Servizio Agro Silvo Pastorale Silvia De Paulis – il Parco ha voluto puntare su due importanti obiettivi: la tutela delle specie agricole a rischio di estinzione e l’inserimento dei Giovani in agricoltura. Il Progetto spera di innescare così un processo virtuoso che possa avere ricadute positive sia sul mantenimento dell’agro biodiversità che sull’economia del territorio, creando al contempo una Rete in progressiva espansione che coinvolga e avvicini le nuove generazioni al mondo agricolo. A loro abbiamo chiesto di apportare idee moderne e innovative, di coinvolgere altri giovani, di dare un segno di speranza per la nostra Terra Madre”.

I giovani agricoltori e gli agricoltori custodi del Parco sono stati accolti dal Direttore dell’Ente Domenico Nicoletti. “Voi siete i protagonisti della storia che lega il Parco al territorio – ha detto loro – e questo implica che l’Ente si faccia anche strumento critico per interrogare la legislazione europea sulle difficoltà legate al settore agricolo. Del resto, se la FAO ha promosso l’Anno Internazionale dei Legumi, ciò significa che certe tematiche hanno un’importanza planetaria”.

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